Infortuni sul lavoro in Sicilia nel 2023: il rapporto Inail - QdS

VIDEO | Infortuni sul lavoro, in Sicilia calano i casi ma “ogni morto è un dolore”: i dati Inail

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VIDEO | Infortuni sul lavoro, in Sicilia calano i casi ma “ogni morto è un dolore”: i dati Inail

Raffaella Pessina  |
martedì 12 Dicembre 2023

Il direttore regionale Inail Sicilia, Giovanni Asaro, presenta il rapporto annuale e ricorda l'importanza della prevenzione e della sicurezza sul lavoro: l'intervista al QdS.

In Sicilia calano gli infortuni nei primi 10 mesi del 2023 in alcuni settori, ma in altri restano stabili e addirittura sono aumentati rispetto all’anno precedente gli incidenti nel tragitto tra casa e lavoro: è quanto emerge dal rapporto annuale Inail Sicilia, presentato questa mattina a Palazzo dei Normanni, organizzato dalla Direzione regionale Inail Sicilia con il patrocinio dall’Assemblea regionale Siciliana.

Presente il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, i rappresentanti del Governo regionale e le più alte cariche civili, religiose e militari. I saluti sono stati affidati al sindaco di Palermo Roberto Lagalla e al vicario del prefetto Anna Aurora Colosimo.

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Infortuni in Sicilia nel 2023, il rapporto Inail

Il direttore regionale Inail Sicilia, Giovanni Asaro, ha presentato il rapporto con dati aggiornati al 31 ottobre. “Oltre 28.800 prestazioni per prime cure erogate, 709 aziende ispezionate nel territorio siciliano e 15 progetti ed eventi realizzati per accrescere la cultura della sicurezza. E ancora, quasi 22 milioni di euro stanziati in favore delle imprese siciliane per la sicurezza sul lavoro e oltre 4.300 attività di verifica su attrezzature, macchine e impianti per accertare i livelli di sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro”.

Asaro ha spiegato che il dato siciliano rileva una maggiore riduzione degli infortuni in Sicilia (- 23,43%) rispetto al dato nazionale (-17,8%). In aumento gli infortuni nel tragitto tra l’abitazione e il posto di lavoro (+12,37%), da 3.045 del 2022 a 3.475, superiore all’incremento nazionale, pari al 5,29%. In calo gli infortuni nei settori industria e servizi ( – 31,41%), da 22.779 ad ottobre 2022 a 5.624 un +3,01% in agricoltura (da 1.382 ad ottobre 2022 a 1.425) e un +10,58% nella gestione per conto dello Stato (da 4.116 a 4.603).

I settori più pericolosi e le province più colpite

Stabile il settore costruzioni con 1.456 infortuni sul lavoro denunciati nei primi dieci messi del 2023. In calo significativo i settori trasporti e magazzinaggio (da 4.018 a 1.264 infortuni) sanità e assistenza sociale (da 4.502 a 2.172). In testa alla classifica le tre province di Catania con 5.849 denunce (il 27% del totale regionale), Palermo con n. 4.816 denunce (22,24% del totale regionale) e Messina con 2.772 denunce (12,8% del totale regionale). Ben 57 i morti sul lavoro, di cui 10 nel solo settore costruzioni.

Le provincie di Catania e Palermo hanno registrato 14 eventi mortali ciascuno, Messina 11 eventi a seguire Siracusa e Trapani con rispettivamente 7 e 4 morti. Le denunce di malattia professionale sono state 1.243, a fronte di 1.092 a ottobre 2022, con un incremento del 12,15% a fronte di +17,28% del livello nazionale.

Intervenuti anche Giuseppe Pierro, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, che ha presentato il progetto “studenti attivi in sicurezza” e Ottavio Zirilli, direttore area ricerca del C.N.R. di Pisa. Le conclusioni della giornata sono state affidate a Bruno Giordano, magistrato della Corte di Cassazione e già direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, che ha sottolineato la necessità di una maggiore presenza sul territorio per il contrasto all’illegalità come le cosiddette cooperative spurie, dove non vengono rispettati i diritti dei lavoratori, anche in merito alla sicurezza sul lavoro.

Asaro: “Passi in avanti sulla prevenzione”

Il direttore di Inail Sicilia, Giovanni Asaro, ha rilasciato al QdS alcune dichiarazioni sulla giornata e sullo stato degli infortuni in Sicilia.

“Ogni morto per noi è un grande dolore, ne risentiamo tanto a livello emotivo”, ha detto il direttore dell’Inail regionale. L’informazione si rivela fondamentale per contrastare il terribile fenomeno delle morti e degli infortuni sul lavoro: “Per questo organizziamo momenti di informazione e formazione al fine di sostenere le aziende che si vogliono mettere in gioco per il miglioramento delle misure di sicurezza sul lavoro”, spiega Asaro.

“Abbiamo avviato delle collaborazioni con le scuole, perché anche lì si possono educare alle regole e al concetto di dignità sul lavoro“.

Sulla prevenzione degli infortuni sono stati fatti passi in avanti o è tutto una serie di slogan? A questa domanda, Asaro risponde: “Passi in avanti ne sono stati fatti. Noi abbiamo un modello di interventi a sostegno delle aziende che si mettono in discussione per migliorare la sicurezza. Questo è già un segnale. Poi diamo alle imprese il necessario sostegno attraverso i bandi Isi“.

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