Il Congresso nazionale di Ugl a Palermo: dalla Zes alla sicurezza

Il Congresso nazionale di Ugl a Palermo: dalla Zes unica alla sicurezza sul lavoro in Sicilia

Filippo Calascibetta

Il Congresso nazionale di Ugl a Palermo: dalla Zes unica alla sicurezza sul lavoro in Sicilia

Antonio Giordano  |
lunedì 25 Settembre 2023

A Palermo il Congresso nazionale di Ugl, i temi trattati: dalla Zes unica per il Sud alla sicurezza sul lavoro in Sicilia. Il punto

Ugl Autonomie a confronto a Palermo sul sistema degli enti locali in occasione del congresso nazionale di categoria che si tiene nel capoluogo siciliano. All’incontro ha partecipato anche il segretario nazionale, Paolo Capone. “L’introduzione dell’autonomia differenziata con la definizione dei LEP regionali, rappresenta certamente una riforma organica dell’Italia. È chiaro che accanto alla riforma e alla definizione certa delle prerogative in capo ad ogni Regione, è importante sostenere le economie del Mezzogiorno con importanti investimenti economici proprio per favorirne la crescita”, ha spiegato.

Tra gli strumenti a sostegno dell’economia del Sud c’è anche la Zes (Zona economica speciale) nella sua variazione territoriale che diventerà unica dal prossimo anno. “La creazione di una Zes unica per il Meridione”, ha spiegato, “si inserisce fra i progetti di crescita e di sviluppo dedicati al Sud ma rischia di mortificare le aspettative delle aree del sud a più bassa industrializzazione. È molto importante accompagnarne le fasi attuative sostenendo le peculiarità economiche dei territori, non depotenziando o marginalizzando le aree depresse, ma favorendone invece lo sviluppo. Come sindacato”, ha concluso Capone, “siamo consapevoli dell’importanza che rappresentano le autonomie locali, pertanto auspichiamo politiche occupazionali e investimenti infrastrutturali adeguati per rilanciare la crescita e l’occupazione nelle Regioni meridionali”.

La sicurezza sul lavoro e i dati sulla Sicilia

Altro tema segnalato dal sindacato è quello della sicurezza sul lavoro. Perché serve aumentare l’occupazione ma serve anche vigilare sulla sicurezza della stessa. La Sicilia (dato 2022) con 50 incidenti sul lavoro è la nona regione per incidenza (38,1) considerato il numero di occupati che supera la soglia di 1,3 milioni di individui. Ma ci sono punte di incidenza che a livello provinciale toccato i 65,8 di Enna (3 incidenti su 45 mila occupati), i 55,4 di Siracusa (6 incidenti su 108 mila occupati) e i 50,6 di Catania con 14 incidenti su 276 mila occupati.

“È la manifestazione di un fenomeno presente su tutto il territorio nazionale con una tendenza consolidata da più di un ventennio, c’è qualcosa che non va e a cui messo mano”, spiega Capone, “l’impianto normativo messo in piedi in Italia è all’avanguardia rispetto agli altri stati ma spesso non corrisponde una fattiva azione per scongiurare gli infortuni”. Tra le proposte del sindacato quella di inserire la “sicurezza sul lavoro” come materia scolastica alle superiori “unico strumento per avere lavoratori e imprenditori che sono passati da un percorso di studi condiviso e abbiano capito l’importanza della sicurezza”.

Ma poi anche l’idea di una “agenzia unica per la sicurezza” che unisca le diverse figure che oggi hanno questo compito sotto svariate forme “un coordinamento unico”, dice Capone, “che lavori per territorio o categorie di lavoratori. Oggi ci sono ispettori che controllano solo un aspetto della sicurezza come la correttezza contabile o amministrativa ma non, ad esempio, la presenza di certi sistemi. Mettiamo insieme gli ispettori portando avanti azioni coordinate”.

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