La direttrice Maria Luisa Malato: “Pochi psicologi? Situazione rappresentata più volte alle istituzioni” - QdS

La direttrice Maria Luisa Malato: “Pochi psicologi? Situazione rappresentata più volte alle istituzioni”

redazione

La direttrice Maria Luisa Malato: “Pochi psicologi? Situazione rappresentata più volte alle istituzioni”

giovedì 17 Agosto 2023

“La maggior parte dei reclami risarcitori rigettati in quanto le stanze del padiglione Mari possono ospitare due detenuti”

La dottoressa Maria Luisa Malato è la direttrice della Casa Circondariale “Antonio Lorusso”, struttura nella quale, a vario titolo, lavora dal 1997. Il QdS si è rivolto a lei per analizzare il contenuto della lettera firmata da 127 detenuti della struttura che ha ricevuto il nostro giornale per meglio comprendere la situazione all’interno della Casa Circondariale.

Direttrice, comincerei dalle problematiche concernenti l’affollamento, ossia alla presenza di due detenuti in una stanza destinata ad ospitare un solo detenuto…
“Questa materia è oggetto di quotidiano reclamo ai sensi dell’art 35 ter OP da parte della popolazione detenuta al sig. Magistrato di Sorveglianza di Palermo. La maggior parte dei suddetti reclami risarcitori sono stati rigettati in quanto le stanze del ‘padiglione Mari’ sono tutte di tal misura da poter ospitare tranquillamente due detenuti. Infatti, compresi i servizi igienici, misurano circa 19 mq. Mentre al netto dei servizi igienici e dei suppellettili si arriva a una misura di circa 12 mq. mentre il limite consentito di spazio per singolo detenuto è mq 3, sotto il quale appunto scatta il risarcimento. Tali dati sono perfettamente noti alla Magistratura di Sorveglianza, che nel reclamo, come previsto dalla legge, deve valutare altri aspetti oltre che la mera misurazione dei mq a disposizione. Analoga lamentela oggi presentata dai detenuti Media Sicurezza è stata prodotta dai detenuti Alta Sicurezza nei mesi di ottobre/novembre 2022 ed anche in quell’occasione, con l’intervento del Presidente del Tribunale di Sorveglianza sono stati ribaditi ai detenuti i criteri stabiliti per accogliere il reclamo risarcitorio ex art. 35 ter OP”.

I detenuti lamentano la mancanza di frigoriferi e ventilatori in cella per contrastare il caldo estivo…
“In relazione a questo punto, in adesione alle disposizioni Dipartimentali, è concesso ai detenuti l’acquisto a loro spese di ventilatori in stanza. Tali ventilatori sono stati reperiti al mercato dall’impresa solo nello scorso mese di maggio a seguito della mancanza di fornitori. Mentre a spese dell’Amministrazione è prevista l’installazione dei ventilatori e/o condizionatori presso le sale comuni, quelle della socialità, e in questo senso si è già nella fase di acquisizione dei preventivi di spesa e richiesta di appositi finanziamenti. In relazione alla mancanza di frigoriferi, solo di recente questo elettrodomestico è stato pensato come possibile fornitura da parte dell’Amministrazione Penitenziaria infatti il D.A.P. (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, ndr) ha inviato a tutte le direzioni una nota con la quale ha chiesto la ricognizione della fornitura per singola stanza detentiva, che sarà diversa per tipologia di stanza, per intenderci un determinato frigo di tot. litri per le stanze multiple, un determinato frigo di tot. litri per quelle doppie. I dati sono stati forniti ai Superiori Uffici e si è in attesa di eventuale finanziamento. In passato era stato concesso ai detenuti l’acquisto del frigorifero ma a seguito dell’emanazione della predetta circolare, tale facoltà è stata revocata”.

L’altra denuncia è quella relativa alla insufficienza del supporto di psicologi, psichiatri e assistenti sociali…
“In relazione a questo punto, si tratta di Personale di altre Amministrazioni (Asp Palermo per ciò che concerne gli psicologi e psichiatri), ragione per la quale la soluzione esula da interventi di questa Direzione. La situazione è stata più volte rappresentata ai diversi organi istituzionali finanche al Garante Regionale dei detenuti nella recente visita del 3 luglio 2023. Allo stato operano i nuovi psicologi del servizio e della salute mentale che seguono appunto il detenuto nella fase d’ingresso o laddove abbiano necessità di sostegno psichiatrico. All’interno operano tre psichiatri di cui una con funzioni di coordinatore sanitario e altri due a incarico temporaneo. Questa Direzione concorre nel sostegno psicologico con gli esperti ex art 80 O.P. che in questa sede sono sei unità. Analoga problematica riguarda il Personale degli Assistenti Sociali, che dipendono dal Dipartimento della Giustizia Minorile, quindi altro Dipartimento; ciò comporta che, spesso, le relazioni di sintesi che devono contenere anche i dati socio familiari a cura dei Funzionari del servizio sociale, non possono essere concluse proprio per la mancanza di questi dati, o sono inviate al Magistrato di Sorveglianza in modo incompleto”.

Veniamo ora al problema relativo alle “salette”, il luogo in cui poter effettuare la socialità. Poche e piccole?
“I detenuti del presente reclamo sono detenuti appartenenti al circuito media sicurezza a ‘trattamento ordinario’. Ciò significa che hanno la possibilità di poter sostare fuori dalle loro stanze come previsto dalle circolari, ovvero per un minimo di otto ore. Infatti, l’organizzazione della vita quotidiana, prevede possibilità di fruire dei locali passeggi e contestualmente della sala socialità dalle ore 08.30 alle ore 11.45, dalle ore 13.00 alle ore 15.00 e, successivamente, della sola sala socialità dalle ore 15.30 alle ore alle ore 18.45 quindi per un totale di nove ore. All’interno di ogni singola sezione del Padiglione Mari vi sono otto cortili passeggi, uno per sezione, oltre a due sale socialità per singola sezione in modo, appunto, da permettere a tutti i detenuti di poter fruire della sala socialità. Poiché prive di servizi igienici è previsto un orario intermedio, tra apertura e chiusura della sala socialità, in modo che il detenuto possa richiedere di poter rientrare nella propria stanza per fruire dei servizi igienici”.

Viene, inoltre, lamentata una sorta di speculazione dei prezzi sui generi alimentari acquistabili all’interno della struttura. Com’è organizzato il servizio?
“In relazione a questo punto si evidenzia che il detenuto ha la possibilità di acquisto di generi alimentari contenute nella lista (c.d. modello 72), i cui i prezzi sono forniti dalla ditta che ha in appalto l’esercizio. Le disposizioni del D.A.P. prevedono che la ditta debba applicare i prezzi commerciali del supermercato di riferimento di zona ove insiste l’istituto. Tali prezzi sono soggetti a verifiche a cura della Direzione che mensilmente, mediante proprio incaricato, procede ai controlli facendo riferimento a esercizi commerciali le cui dimensioni superino i 400 mq; nel caso di specie, per vicinanza territoriale, si fa per lo più ricorso al Supermercato Deco’ sito in Via Crocifisso a Pietratagliata di Palermo”.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017