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Palermo, le scuole rimangono aperte

redazione

Palermo, le scuole rimangono aperte

sabato 14 Novembre 2020

Dietrofront del primo cittadino dopo le rassicurazioni avute da Governo nazionale e Regione. Il sindaco: “Serve un cambio di passo. Dobbiamo pretendere uno screening più ampio”

PALERMO – Marcia indietro del sindaco Leoluca Orlando, che dopo aver emesso un’ordinanza per la chiusura delle scuole a partire da lunedì della prossima settimana, ha deciso di sospendere tutto a seguito delle rassicurazioni avute dal Governo nazionale e da quello regionale.

Le scuole dell’obbligo, dunque, resteranno aperte come annunciato dal primo cittadino nel corso di una video conferenza stampa tenuta nel pomeriggio di ieri. “Avendo sentito il ministro Speranza – ha affermato Orlando – la ministra Azzolina e il governatore Musumeci, sospendo la firma di questa ordinanza che è pronta. Ho chiesto al presidente Musumeci uno screening di massa sulla popolazione scolastica. Laddove, però, non dovesse partire sarò costretto a firmarla. È un momento difficile e a ognuno spetta fare la propria parte”.

E qui giocano un ruolo fondamentale anche i genitori degli alunni, ai quali Orlando non ha risparmiato una tirata d’orecchi. “Mi segnalano – ha detto – non solo come sindaco di Palermo ma anche come presidente di Anci Sicilia, da tanti Comuni dell’Isola assembramenti davanti alle scuole negli orari di ingresso e di uscita dei bambini, con genitori che si intrattengono a fare salotto e non va affatto bene. Il ministro Speranza sta inviando una lettera a tutti i dirigenti scolastici chiedendo loro di prestare la massima attenzione, con percorsi prefissati per terra e strisce d’indirizzo, per evitare assembramenti dei genitori al momento in cui i bambini vengono lasciati e presi a scuola”.

Orlando ha quindi lanciato un appello ai genitori dei bambini affinché evitino assembramenti davanti agli istituti, segnalando come “le Usca scolastiche, non riescono a dare corso agli accertamenti” e chiedendo “un cambio di passo”.

La guardia resta alta nel capoluogo siciliano, anche a causa dei dati sulla mortalità snocciolati ieri dal sindaco: “Dal 15 al 30 ottobre scorso i morti a Palermo sono aumentati del 26%”. Rispetto alla media dei cinque anni precedenti, hanno riferito da Palazzo delle Aquile, i dati sono allarmanti: +2% ad agosto, +5% a settembre, +10% a metà ottobre, +26% dal 15 al 30 ottobre.

“Coronavirus e mancate cure di altre patologie – ha detto Orlando – hanno causato questo livello di mortalità. C’è molta preoccupazione perché tanti malati no Covid hanno rinunciato ad andare negli ospedali vista la situazione”.

Per Orlando, l’unica strada percorribile per arginare l’emergenza è lavorare con la massima attenzione sui dati e sul loro monitoraggio. “Il ministro Speranza – ha detto il sindaco – mi ha assicurato un controllo sulla realtà siciliana e palermitana. Mi ha detto che se dovessero esserci motivi di preoccupazione sulla base dei dati che fornirà la Regione interverrà”.

“A Musumeci – ha proseguito il primo cittadino Palermo – ho espresso tutti i rilievi che arrivano anche dal mondo sanitario, mentre alla ministra Azzolina ho ricordato come i dati forniti sulla scuola in città siano rassicuranti, ma si riferiscano comunque a un campione assai ristretto”.

Orlando ha chiesto “un cambio di passo nella fase di accertamento dei contagi. La Sicilia è tra le regioni con il minor numero di tamponi eseguiti. Dobbiamo chiedere e pretendere uno screening più ampio, noi per collaborare abbiamo messo a disposizione la Fiera del Mediterraneo”.

“È evidente – ha concluso – che siamo in presenza di dati che riguardano i contagi con un numero di accertamenti molto ridotti. Da domani mi attendo uno screening di massa nelle scuole”.

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