Liceo La Farina e Basile Messina, c'è entusiasmo per ritorno in presenza - QdS

Liceo La Farina e Basile Messina, c’è entusiasmo per ritorno in presenza

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Liceo La Farina e Basile Messina, c’è entusiasmo per ritorno in presenza

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lunedì 13 Settembre 2021

Sulla questione green pass, la dirigente ha raccontato che ci sono docenti che hanno manifestato l'intenzione di non vaccinarsi, con tutte le conseguenze del caso.

E’ fiduciosa in questo avvio di anno scolastico, malgrado le tante incognite, Caterina Celesti, dirigente  dallo scorso anno dell’IIS che comprende il  liceo Classico La Farina e l’Artistico Basile nella città dello Stretto. La sua esperienza nella direzione l’ha maturata negli istituti comprensivi, quello di Longi e il Giovanni XXIII nella periferia sud di Messina. Adesso si dice pronta ad accogliere tutti i suoi alunni in presenza e realizzare i progetti innovativi  messi in cantiere per i due istituti.

Qual è il suo approccio a questo nuovo anno che inizia, quali le
aspettative?

Partiamo con un organico dei
docenti al completo, in 9 anni che sono dirigente  non mi era mai accaduto e già questo
contribuisce a darmi  fiducia. Abbiamo
fatto poi un bel  rodaggio in un anno e
mezzo fra decreti e  protocolli   su distanziamento
e mascherine e siamo un pochino più  consapevoli adesso di come organizzare il
servizio scolastico. Ci consola il fatto che partiamo con indicazioni ben
precise perché fino all’anno scorso  avevamo quasi quotidianamente  continue rettifiche e cambiamenti che  un po’ ci destabilizzavano. Vedo molto carichi
i ragazzi  che desiderano tornare in
presenza, stanchi della didattica a distanza. C’è stato uno stop l’anno scorso alle
azioni extracurriculari, alcune le abbiamo potute trasformare tramite la dad ma
altri progetti laboratoriali  le abbiamo
dovute sacrificare. Auspichiamo di potere riprendere a tutto regime anche con
questi  progetti che hanno sempre
qualificato l’Istituto.

C’è un incremento di iscritti? Avete previsto nuove azioni?

C’è qualche Pon a cui abbiamo aderito e stiamo completando  progetti  di inglese e sulle abilità didattiche. Ci sono circa 650 allievi al La Farina e 500 al Basile con un incremento di iscritti e una classe in più sia al Classico che all’Artistico.  Siamo un po’ in controtendenza soprattutto per il classico specie se guardiamo al dato nazionale. Abbiamo delle azioni diversificate che attirano molto  come l’indirizzo internazionale Cambridge  molto richiesto o Biologia con curvatura  biomedica .

Quanto è stata  penalizzante la
Dad? 

Non è stata tutta negativa, è uno strumento che bisogna saper utilizzare ed integrare con la presenza. Non lo abbandoneremo totalmente. Nei casi di ragazzi fragili o ospedalizzati è un metodo utilissimo per  non fa perdere il contatto con la classe ed i docenti.

Proviene da un’esperienza in Istituti comprensivi dove ha potute già
testare questa modalità

Si prima a Longi e per sei anni al comprensivo Giovanni XXIII, con un bacino di utenza a rischio e una dispersione scolastica  elevata.  Come scuola abbiamo cercato di inserire strumenti alternativi tra questi  la didattica a distanza e questo ancora prima che diventasse strumento necessario per via della pandemia. Avevamo una piattaforma e tutte le lezioni venivano registrate su un canale ed i ragazzi potevano seguirle quando non erano presenti ;  la cosiddetta   Flipped classroom, l’avevamo già applicata in forma sperimentale, serviva per coinvolgere e fare recuperare le lezioni ai ragazzi che facevano molte assenze.

Siete pronti alla gestione dell’obbligo del green pass?

Con l’introduzione del green pass
ci sentiamo dei controllori e come pubblici ufficiali non ci possiamo sottrarre
a questo obbligo; ci rendiamo conto che il male minore è la vaccinazione ed il
green pass. Ci sono docenti che hanno manifestato l’intenzione di non
vaccinarsi con tutte le conseguenze del caso. Non abbiamo una percentuale
precisa, è solo una piccola frangia del personale. Già con la prima campagna
vaccinale  molti hanno aderito
spontaneamente. Da qualche giorno c’è la novità del green pass per gli esterni e
per i genitori degli alunni. Qualche controsenso c’è perché vediamo che per
prendere  i mezzi pubblici  il certificato verde non è necessario invece
per accedere ad un servizio pubblico che è la scuola c’è l’obbligo e creerà
molti disagi.

Come attuerete il controllo?

Già a fine agosto avevamo fatto delle prove con il lettore C19  e abbiamo sistemato all’ingresso dei due plessi questo tablet che legge il Qr code del green pass  ed è andato molto velocemente. Dall’avvio  ci sarà questa piattaforma ministeriale e lì già sappiamo se il personale sarà in regola. Rimarrà il tablet per la gestione  degli esterni. Posso controllare con il nostro sistema  dal mio computer il personale sia del Basile che del La Farina

Il distanziamento  sarà
rispettato?

Non ho problemi ma ho dovuto sacrificare spazi  come l’aula magna quella dei docenti e i laboratori  per le classi molto numerose  e questo consentirà di iniziare con il 100% della capienza dell’aula e ci sarà distanziamento

Quali sono le sue maggiori preoccupazioni?

Mi auguro che si vada verso il
miglioramento con una diminuzione dei casi 
Messina un pò preoccupa. Ci deve essere più attenzione e responsabilità
specialmente da parte dei ragazzi. A fine ottobre capiremo come la situazione
si evolve. Nota dolente è il trasporto. Da noi ci sono ragazzi pendolari che
vengono da fuori comune e non sempre gli orari dei mezzi ci hanno aiutato  anzi  abbiamo dovuto adeguare noi gli orari di
ingresso e uscita. Non tanto l’Atm che è stata disponibile a venirci incontro
dopo alcuni problemi iniziali ed i tavoli tecnici in Prefettura, mettendo a
disposizione anche dei pullman di linea. Il problema si pone con i bus privati
dell’hinterland  provinciale. Chiediamo
un Piano per le scuole con il coinvolgimento  nei tavoli prefettizi sia di Atm come servizio
pubblico che le ditte del servizio privato

                                                                                                    Lina  Bruno

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