Sulla questione green pass, la dirigente ha raccontato che ci sono docenti che hanno manifestato l'intenzione di non vaccinarsi, con tutte le conseguenze del caso.
E’ fiduciosa in questo avvio di anno scolastico, malgrado le tante incognite, Caterina Celesti, dirigente dallo scorso anno dell’IIS che comprende il liceo Classico La Farina e l’Artistico Basile nella città dello Stretto. La sua esperienza nella direzione l’ha maturata negli istituti comprensivi, quello di Longi e il Giovanni XXIII nella periferia sud di Messina. Adesso si dice pronta ad accogliere tutti i suoi alunni in presenza e realizzare i progetti innovativi messi in cantiere per i due istituti.
Qual è il suo approccio a questo nuovo anno che inizia, quali le
aspettative?
Partiamo con un organico dei
docenti al completo, in 9 anni che sono dirigente non mi era mai accaduto e già questo
contribuisce a darmi fiducia. Abbiamo
fatto poi un bel rodaggio in un anno e
mezzo fra decreti e protocolli su distanziamento
e mascherine e siamo un pochino più consapevoli adesso di come organizzare il
servizio scolastico. Ci consola il fatto che partiamo con indicazioni ben
precise perché fino all’anno scorso avevamo quasi quotidianamente continue rettifiche e cambiamenti che un po’ ci destabilizzavano. Vedo molto carichi
i ragazzi che desiderano tornare in
presenza, stanchi della didattica a distanza. C’è stato uno stop l’anno scorso alle
azioni extracurriculari, alcune le abbiamo potute trasformare tramite la dad ma
altri progetti laboratoriali le abbiamo
dovute sacrificare. Auspichiamo di potere riprendere a tutto regime anche con
questi progetti che hanno sempre
qualificato l’Istituto.
C’è un incremento di iscritti? Avete previsto nuove azioni?
C’è qualche Pon a cui abbiamo aderito e stiamo completando progetti di inglese e sulle abilità didattiche. Ci sono circa 650 allievi al La Farina e 500 al Basile con un incremento di iscritti e una classe in più sia al Classico che all’Artistico. Siamo un po’ in controtendenza soprattutto per il classico specie se guardiamo al dato nazionale. Abbiamo delle azioni diversificate che attirano molto come l’indirizzo internazionale Cambridge molto richiesto o Biologia con curvatura biomedica .
Quanto è stata penalizzante la
Dad?
Non è stata tutta negativa, è uno strumento che bisogna saper utilizzare ed integrare con la presenza. Non lo abbandoneremo totalmente. Nei casi di ragazzi fragili o ospedalizzati è un metodo utilissimo per non fa perdere il contatto con la classe ed i docenti.
Proviene da un’esperienza in Istituti comprensivi dove ha potute già
testare questa modalità
Si prima a Longi e per sei anni al comprensivo Giovanni XXIII, con un bacino di utenza a rischio e una dispersione scolastica elevata. Come scuola abbiamo cercato di inserire strumenti alternativi tra questi la didattica a distanza e questo ancora prima che diventasse strumento necessario per via della pandemia. Avevamo una piattaforma e tutte le lezioni venivano registrate su un canale ed i ragazzi potevano seguirle quando non erano presenti ; la cosiddetta Flipped classroom, l’avevamo già applicata in forma sperimentale, serviva per coinvolgere e fare recuperare le lezioni ai ragazzi che facevano molte assenze.
Siete pronti alla gestione dell’obbligo del green pass?
Con l’introduzione del green pass
ci sentiamo dei controllori e come pubblici ufficiali non ci possiamo sottrarre
a questo obbligo; ci rendiamo conto che il male minore è la vaccinazione ed il
green pass. Ci sono docenti che hanno manifestato l’intenzione di non
vaccinarsi con tutte le conseguenze del caso. Non abbiamo una percentuale
precisa, è solo una piccola frangia del personale. Già con la prima campagna
vaccinale molti hanno aderito
spontaneamente. Da qualche giorno c’è la novità del green pass per gli esterni e
per i genitori degli alunni. Qualche controsenso c’è perché vediamo che per
prendere i mezzi pubblici il certificato verde non è necessario invece
per accedere ad un servizio pubblico che è la scuola c’è l’obbligo e creerà
molti disagi.
Come attuerete il controllo?
Già a fine agosto avevamo fatto delle prove con il lettore C19 e abbiamo sistemato all’ingresso dei due plessi questo tablet che legge il Qr code del green pass ed è andato molto velocemente. Dall’avvio ci sarà questa piattaforma ministeriale e lì già sappiamo se il personale sarà in regola. Rimarrà il tablet per la gestione degli esterni. Posso controllare con il nostro sistema dal mio computer il personale sia del Basile che del La Farina
Il distanziamento sarà
rispettato?
Non ho problemi ma ho dovuto sacrificare spazi come l’aula magna quella dei docenti e i laboratori per le classi molto numerose e questo consentirà di iniziare con il 100% della capienza dell’aula e ci sarà distanziamento
Quali sono le sue maggiori preoccupazioni?
Mi auguro che si vada verso il
miglioramento con una diminuzione dei casi
Messina un pò preoccupa. Ci deve essere più attenzione e responsabilità
specialmente da parte dei ragazzi. A fine ottobre capiremo come la situazione
si evolve. Nota dolente è il trasporto. Da noi ci sono ragazzi pendolari che
vengono da fuori comune e non sempre gli orari dei mezzi ci hanno aiutato anzi abbiamo dovuto adeguare noi gli orari di
ingresso e uscita. Non tanto l’Atm che è stata disponibile a venirci incontro
dopo alcuni problemi iniziali ed i tavoli tecnici in Prefettura, mettendo a
disposizione anche dei pullman di linea. Il problema si pone con i bus privati
dell’hinterland provinciale. Chiediamo
un Piano per le scuole con il coinvolgimento nei tavoli prefettizi sia di Atm come servizio
pubblico che le ditte del servizio privato
Lina Bruno