Lipari, gestione rifiuti non autorizzata: area sequestrata, 2 denunce

Lipari, gestione rifiuti non autorizzata: area sequestrata, 2 denunce

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Lipari, gestione rifiuti non autorizzata: area sequestrata, 2 denunce

Redazione  |
mercoledì 26 Luglio 2023

Emersa la presenza di copertoni di gomma in disuso per autocarri, un serbatoio in plastica, lastre di lamierati parzialmente arrugginite

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Barcellona, su richiesta della locale Procura
della Repubblica ha convalidato il sequestro preventivo di un’area sita nella località Vallone Bianco, nella frazione Quattropani dell’isola di Lipari, operato dai Carabinieri della locale Stazione nei giorni scorsi, nei confronti di due uomini.

Le indagini

I due soggetti sono ritenuti responsabili di aver cagionato abusivamente un disastro ambientale, mediante l’esercizio non autorizzato di attività estrattiva di materiale pomiceo, con l’aggravante di aver commesso il fatto in un’area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico. Agli indagati, titolare e dipendente di una ditta operante attività di recupero e messa in riserva di rifiuti speciali non pericolosi, viene contestato anche il deturpamento di bellezze naturali, nonché l’attività di gestione di rifiuti non
autorizzata, in quanto avrebbero depositato in modo incontrollato una quantità cospicua di materiale
inerte e rifiuti pericolosi in una vasta area, all’interno dell’impianto di frantumazione.

Il sopralluogo dei carabinieri

Dal sopralluogo effettuato dai carabinieri, con il supporto del personale dell’Agenzia regionale per la
protezione dell’ambiente della Sicilia, è emersa la presenza di copertoni di gomma in disuso per autocarri, un serbatoio in plastica, lastre di lamierati parzialmente arrugginite, fusti in metalli danneggiati e deformati, numerose componenti in plastica, un cassone di metallo danneggiato, una benna arrugginita, il cassone di un autocarro anch’esso arrugginito provvisto di elevatore, un’imbarcazione cabinata in disuso e vari materiali metallici. In particolare è stata accertata la presenza di diversi terrapieni, di notevoli dimensioni, realizzati con rifiuti prevalentemente derivanti da attività di costruzione e demolizione, frammisti a scarti di pomice e di guisa, nonché di terrazzamenti realizzati tramite lo scarico ed il livellamento di rifiuti.

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