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Marsala, mafia, chiesti 19 anni di carcere per gestore gioco on line

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Marsala, mafia, chiesti 19 anni di carcere per gestore gioco on line

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mercoledì 10 Novembre 2021

Nel processo, scaturito dall'inchiesta "Mafia Bet" sono rimaste coinvolte in tutto 14 persone, tra cui l'imprenditore delle scommesse e gioco on line Calogero Jonn Luppino

La condanna a 19 anni di carcere è stata chiesta dal pm della Dda Francesca Dessì per Calogero Jonn Luppino, di 42 anni, di Campobello di Mazara (Tp), imprenditore nel settore delle scommesse e gioco on line, processato davanti il Tribunale di Marsala con l’accusa di associazione mafiosa, estorsione e, con altri due imputati, anche di intestazione fittizia.

Nel processo – scaturito dall’inchiesta dei carabinieri “Mafia Bet”, nella quale, tra febbraio e marzo 2019, sono rimaste coinvolte in tutto 14 persone – sono imputate, con accuse meno gravi altre quattro persone, tra le quali anche il padre di Calogero Jonn Luppino, Giorgio Gaspare Luppino, accusato di ricettazione. Per lui, il pm ha chiesto 3 anni di reclusione. Stessa pena invocata anche per Paola Maggio e Gaudenzia Zito.

Cinque anni, invece, è stata la pena chiesta per Vito Balsamo. Chiesta anche la confisca dei beni sequestrati. L’indagine, secondo l’accusa, ha consentito di monitorare la rapidissima ascesa imprenditoriale di Calogero Jonn Luppino nel mondo delle scommesse e giochi on line.

Ascesa che sarebbe stata favorita, secondo i magistrati, dagli affiliati ai mandamenti mafiosi di Castelvetrano e Mazara del Vallo, che obbligavano i vari esercizi commerciali del trapanese ad istallare i device delle società di Luppino. E quest’ultimo, in cambio, avrebbe assicurato il sostentamento economico a famiglie di mafiosi detenuti. E in particolare del boss campobellese Franco Luppino e della moglie Lea Cataldo.

“E ciò emerge dalle intercettazioni cui è stato sottoposto Calogero Jonn Luppino” ha affermato, questo pomeriggio, nella sua requisitoria, il pm Dessì. (ANSA).

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