Matrimonio: costi fissi e nuovi trend - QdS

Matrimonio: costi fissi e nuovi trend

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Matrimonio: costi fissi e nuovi trend

mercoledì 31 Luglio 2019

Secondo lo studio effettuato dall’Onf, rispetto al 2018 le spese sono aumentate tra l’1 e il 2%. La classica bomboniera è ormai fuori moda, prendono sempre più piede le scelte “green”

ROMA – L’Onf – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in occasione del periodo dell’anno in cui sbocciano i fiori d’arancio, ha monitorato i costi da sostenere nell’organizzazione di un matrimonio. Si tratta di spese che possono raggiungere cifre notevolmente elevate, determinando un forte impatto sui bilanci familiari.

Nel dettaglio, secondo quanto emerso dallo studio effettuato, nel 2019 un matrimonio con 100 invitati può costare da 37.418,50 euro a 63.874,00 euro, tra l’1% e il 2% in più rispetto al 2018. L’importo varia a seconda del luogo in cui si svolge la cerimonia, della tipologia di festeggiamento scelto, del grado di sfarzosità richiesto.

Ma in che modo incide ciascuna voce di spesa sul costo finale? Ci sono alcuni costi fissi, imprescindibili nella realizzazione di qualunque matrimonio, ed altri più specifici attinenti a tendenze del periodo.

Tra le voci di spesa più convenzionali troviamo certamente quelle per il ricevimento: pranzo/cena e affitto della location, che spesso include anche la musica e il pagamento dei costi Siae. Si tratta certamente della parte di spesa più consistente alla quale destinare fino al 51% del budget totale. Per un matrimonio con 100 invitati il costo di un banchetto tradizionale va da 16.270 euro a 22.356 euro, con un rincaro tra il 2 e il 3% rispetto al 2018, esclusa la torta nuziale che solitamente ha un costo tra i 426 e gli 865 euro (con aumento tra l’1 e il 2%). L’affitto della sala invece va da 1522 euro a 3080, l’1% in più rispetto al 2018.

Troviamo poi le spese che gli sposi devono sostenere per il proprio look (14% del budget totale), il viaggio di nozze (11%) foto e video (10%) spese varie come documenti, partecipazioni e bomboniere (9%) e addobbi (5%). In particolare il costo dell’abito della sposa va da una spesa media minima di 2.990 euro ad un massimo in media di 6.940 euro, senza contare scarpe, make up e acconciatura. Più bassi i costi per il look dello sposo, che per l’abito spende tra i 941 euro e i 2700 euro.

Tra le tendenze del 2019 troviamo invece voci di spesa non indispensabili nell’organizzazione di un matrimonio ma che si stanno affermando come trend momentanei soggetti quindi a cambiare o estinguersi nel tempo: tra questi certamente la polizza wedding, pratica sempre più diffusa e utile a chi, da mesi, ha prenotato location all’aperto come parchi e spiagge, e deve fare i conti con una cerimonia diversa dalle proprie aspettative a causa, ad esempio, del maltempo. Un numero crescente di futuri sposi infatti decide di attivare delle polizze studiate per coprire i costi di un possibile rinvio della cerimonia o della sua riorganizzazione con un costo che varia da una base di 197 euro a un massimo di 498 euro.

Sempre più coppie invece decidono di festeggiare le nozze in modo non convenzionale optando per la soluzione del “matrimonio in viaggio”: basta scegliere la meta, informarsi e predisporre tutta la documentazione necessaria (verificando la validità del matrimonio anche in Italia) e partire, unendo celebrazione del matrimonio e viaggio di nozze, con un risparmio notevole rispetto ai costi del matrimonio tradizionale.

Altro trend sempre più diffuso è quello delle wedding bag, piccoli sacchetti da regalare agli ospiti durante il ricevimento di nozze che in alcuni casi possono sostituire la classica bomboniera, ormai fuori moda. Sull’onda della tendenza lanciata dall’ultimo Royal wedding va molto di moda, anche in Italia, accompagnare la celebrazione del rito con un coro gospel: ingaggiare una formazione molto ristretta può costare 380 euro, la formazione completa raggiunge anche 1.550 Euro.

Non mancano poi scelte green: sull’onda del trend ambientalista sono numerose le coppie che seguono la moda del matrimonio ecologico. Il risultato è di grande effetto e sorprenderà tutti gli ospiti, permettendo agli sposi di risparmiare anche il 70%. Infine si sta diffondendo sempre di più la buona abitudine di contattare associazioni di volontari che non faranno andare sprecati gli avanzi del proprio banchetto, recuperandoli e distribuendoli nelle mense e nei servizi di recapito del cibo per le famiglie meno abbienti.

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