Mattarella, l'autonomia delle Regioni è fondamento di democrazia - QdS

Mattarella, l’autonomia delle Regioni è fondamento di democrazia

redazione web

Mattarella, l’autonomia delle Regioni è fondamento di democrazia

lunedì 08 Giugno 2020

Il Presidente della Repubblica, ricordando i cinquant'anni delle istituzioni regionali a statuto ordinario, ha esaltato "la libertà dei territori e l'autonomia delle comunità". E per le sue parole ha ricevuto un plauso dai Governatori

Il “principio di autonomia, delle Regioni e degli enti locali, è alle fondamenta della costruzione democratica, perché appartiene al campo indivisibile delle libertà e costituisce un regolatore dell’equilibrio costituzionale”.

Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato ieri i cinquant’anni della “nascita” delle regioni a statuto ordinario, sottolineando che “la libertà dei territori e l’autonomia delle comunità sono un contributo all’unità nazionale, nel quadro di una leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali”.

Un lungo messaggio apprezzato dai governatori e da chi, come il ministro delle Autonomie Francesco Boccia, ha rapporti quotidiani con le regioni: “Il Presidente, che ringraziamo ancora per la sua costante attenzione al rapporto tra i diversi livelli istituzionali, ci esorta a proseguire sulla strada dell’attuazione rigorosa della Costituzione nel rispetto dei principi di sussidiarietà e autonomia dei territori”.

Ringraziamenti a Mattarella sono venuti, tra gli altri, da Luca Zaia: “Ha valutato anche quello che è accaduto durante l’esperienza Coronavirus, ne viene fuori una solidità di quella che è la logistica istituzionale in questo Paese, dove le Regioni non sono un ente inutile ma che ha assunto una operatività e un livello di conoscenza e difesa dei territori che è unico”.

E parlando di autonomia, il governatore del Veneto ha aggiunto: “qualcuno metta sul comodino le parole di Mattarella”.

Per la rappresentante dei Consigli regionali italiani, Rosa D’Amelio, “le parole del Presidente della Repubblica sono la direttrice su cui lavorare”.

Mattarella ha ricordato che cinquant’anni fa le Regioni a statuto ordinario vennero chiamate per la prima volta al voto per i Consigli: “Si completava così il disegno dei Costituenti e la democrazia nel nostro Paese compiva un ulteriore, significativo passo in avanti, ampliando le sue basi e rafforzando il carattere pluralista delle sue istituzioni. La Repubblica nasce nel rifiuto del carattere autoritario e centralista dello Stato, inasprito dal regime fascista, contro la tradizione dei liberi Comuni e delle identità dei territori, ricchezza della civiltà dell’Italia. Il principio di autonomia, delle Regioni e degli enti locali, è alle fondamenta della costruzione democratica, perché appartiene al campo indivisibile delle libertà e costituisce un regolatore dell’equilibrio costituzionale”.

“L’esperienza delle Regioni – ha affermato Mattarella – ha attraversato diverse stagioni, è stata oggetto di confronti molto intensi, e di riforme che hanno modificato non solo il profilo legislativo e amministrativo degli enti, ma anche il funzionamento complessivo dei poteri democratici della Repubblica. Dopo mezzo secolo la riflessione è ancora aperta, e la stessa lotta alla pandemia ci ha posto di fronte a nuovi interrogativi su come rendere migliore il servizio ai cittadini ed evitare che conflitti e sovrapposizioni tra istituzioni possano creare inefficienze paralizzanti o aprire pericolose fratture nella società”.

“La libertà dei territori e l’autonomia delle comunità – ha aggiunto – sono un contributo all’unità nazionale, nel quadro di una leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali. Le intese tra Stato, Regioni, Comuni, Province sono parte qualificante dell’azione di governo. Le diversità – se non utilizzate in modo improprio – sono un moltiplicatore di crescita civile, economica, culturale. L’Europa stessa è chiamata a valorizzare la dimensione regionale, come vettore di integrazione. Affinché il pluralismo e la sussidiarietà assumano il valore che è loro proprio, è necessario che questi concorrano alla realizzazione dei principi fondamentali di solidarietà e di uguaglianza sanciti dalla Costituzione”.

“Le Regioni e le autonomie degli enti locali – ha concluso Mattarella – accresceranno le opportunità del Paese, anche in questa stagione di ripartenza, se sapranno contribuire a garantire e rendere effettivo il carattere universale dei diritti sociali e di cittadinanza del popolo italiano, al cui servizio tutte le istituzioni democratiche sono poste. Siamo chiamati a una prova impegnativa: l’Italia ha le carte in regola per superare la sfida. Non vincerà da solo un territorio contro un altro, non prevarrà una istituzione a scapito di un’altra, ma solo la Repubblica, nella sua unità. Decisiva sarà la capacità di tenere insieme pluralità e vincolo unitari”.

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