Maxi sequestro di droga (cocaina) ad Agrigento - FOTO - QdS

“Il più grande sequestro di droga nella storia della provincia”: arrestato corriere

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“Il più grande sequestro di droga nella storia della provincia”: arrestato corriere

Irene Milisenda  |
martedì 23 Maggio 2023

Il procuratore Vella: “Non c'è modo migliore per ricordare la strage di Capaci: continuare a lavorare e ottenere questi risultati”.

“Si tratta del più grande sequestro di droga nella storia della provincia di Agrigento, sia per quantità sia per importo investito per questa sostanza stupefacente. Sono contento, oggi 23 maggio, di essere in Questura non c’è modo migliore di commemorare la strage di Capaci: lavorando e magari ottenendo risultati come questo. Questo lavoro racconta che ‘noi ci siamo’, è un lavoro che è stato fatto con mezzi tradizionali: informazioni raccolte, elaborate, lavoro in strada anche di notte, conoscenza del territorio e delle persone e un pizzico di fortuna. Il mercato della cocaina come racconta questo sequestro, è un mercato fiorentissimo, con quantità che non ci devono stupire. Questa provincia vive anche di questi traffici”.

  • Maxi sequestro di droga in provincia di Agrigento, 23 maggio 2023
  • Maxi sequestro di droga in provincia di Agrigento, 23 maggio 2023
  • Maxi sequestro di droga in provincia di Agrigento, 23 maggio 2023
  • Maxi sequestro di droga in provincia di Agrigento, 23 maggio 2023

Cosi il procuratore capo facente funzione, Salvatore Vella ha commentato il sequestro, da parte degli agenti della Squadra mobile guidati dal dirigente Giovanni Minardi e delle Volanti, di oltre 30 chili di cocaina pura che avrebbe potuto sfruttare nel mercato clandestino dello spaccio oltre 10 milioni di euro. Durante l’operazione la polizia ha arrestato il presunto corriere della droga, Giuseppe Neri, 42 anni originario di Realmonte.

Il maxi sequestro di droga in provincia di Agrigento, il blitz

Il blitz è scattato nella notte tra domenica e lunedì nei pressi del centro cittadino. Il corriere era a bordo di un’auto e la droga era nascosta in alcune scatole nel portabagagli. Lo stupefacente, che in un primo momento sembrava hashish, era peraltro ricoperto da caffè e oleato con del detersivo per confondere il fiuto di eventuali controlli con i cani. Questi alcuni particolari spiegati in conferenza stampa dal capo della Squadra mobile, Giovanni Minardi. “Abbiamo idea che possa trattarsi di un’organizzazione ben strutturata che probabilmente opera a livelli importanti. Un carico così grosso doveva essere ulteriormente redistribuito, probabilmente a livello regionale, la nostra attività ancora non è conclusa”, ha dichiarato Minardi.

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