Meschino Lollo - QdS

Meschino Lollo

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Meschino Lollo

Giovanni Pizzo  |
giovedì 20 Aprile 2023

Un "errore di forma" che potrebbe costare caro al ministro: il commento.

Anche i suoi alleati lo scaricano. Il povero Lollo, detto il cognato nero, per inciuria, che fa il ministro dell’agricoltura. E l’ex ministro, forse per invidia, Centinaio della Lega gli dice che le sue “sono state brutte parole”. Anche da FI prendono le distanze Schiafani ed altri. E soprattutto c’è il silenzio, denso e pesante, della cognata Premier. Rischia ora di diventare capro espiatorio di un’avversione generale, addirittura internazionale, politically correct, che gli imputa un razzismo da faccetta nera.

“Ha fatto un errore grave di forma. Ma la forma è spesso sostanza” continua, perfido, l’alleato, amici e guardati, leghista. Nel frattempo il diabolico Giorgetti, il ministro del Tesoro, sempre parco di parole e sghei, spiazza tutti con un ipotetico bonus per rilanciare la natalità. Esattamente l’argomento che il Lollo dei Campi voleva sostenere in maniera improvvida. Cornuto e mazziato praticamente.

Meschino, così noi siciliani diciamo di uno a cui le cose non vanno un gran bene. Guarda caso lo abbiamo imparato dagli Arabi. Nella casbah di Tunisi si dice la medesima parola, Meschin, di uno che ha fatto una magra figura come lui.

Noi siciliani sappiamo benissimo cos’è la commistione etnica. Noi siamo commisti da millenni. Vai a trovare uno di sangue puro in Sicilia. Siculioti, Fenici, Cartaginesi, Greci, Romani, Longobardi, Vandali, Arabi, Normanni, Aragonesi, Francesi, persino Austriaci ed Inglesi, prima di quei massoni garibaldini finanziati dalla perfida Albione per favorire dei Savoiardi. C’è qualcosa di puro in noi siciliani dal punto di vista del DNA? Tutti questi discorsi li facciamo perché in politica ricordiamo al massimo i nostri nonni. Se avessimo il senso dei millenni, che abbiamo in Sicilia, dove c’erano templi e città quando ad Albalonga pascolavano capre, non parleremmo di sostituzione etnica. Se uno va in piazza in molti paesi della Sicilia interna, trova le stesse facce di Aleppo o Baghdad. Una faza una razza, diceva Abbatantuono, uno certamente dai tratti non ariani, in Mediterraneo. L’Oscar infatti lo abbiamo preso per la commistione non per la purezza di razza.

Così è se vi pare.

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