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Messina, pronto il Piano operativo dell’area portuale

redazione

Messina, pronto il Piano operativo dell’area portuale

martedì 11 Agosto 2020

Tra i punti cardine alleanza con i territori, trasformazione digitale e posizionamento sui mercati. In programma interventi mirati alla realizzazione di infrastrutture moderne e sostenibili

MESSINA – Per la prima volta viene varato un Piano operativo con una strategia di sviluppo per tutti i porti dell’Area dello Stretto. L’Autorità di sistema portuale getta così le basi per creare un metodo integrato a supporto di una moderna mobilità nell’area, sia per i passeggeri che per le merci.

Infrastrutture sostenibili, alleanza con i territori, trasformazione digitale, posizionamento sui mercati: questi i punti cardine del Pot 2020/2022 che prevede investimenti per circa 425 milioni di euro di cui circa 343 a Messina, 17 a Reggio Calabria, 55 a Milazzo e 10 a Villa San Giovanni. Il Piano, approvato dall’Organismo di Partenariato della Risorsa mare e dal Comitato di Gestione dell’Adsp,“è stato elaborato – ha spiegato il presidente Mario Mega – attraverso un percorso di confronto che ha coinvolto nelle fasi preliminari non solo le Istituzioni locali e i rappresentanti delle categorie economiche e sociali delle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina, ma anche i singoli cittadini e le associazioni che hanno avuto modo di fornire i propri contributi sulla scorta di un documento programmatico di base, pubblicato sul sito dell’Ente”.

Sono previsti interventi mirati a realizzare infrastrutture sostenibili, procedure che consentano di raggiungere nell’erogazione dei servizi un’eccellenza operativa, accordi e confronti per operare in alleanza con i territori, un’organizzazione del lavoro e un sistema di controllo che garantiscano un’elevata affidabilità istituzionale. Saranno riprogettati tutti i processi amministrativi e operativi per introdurre nuove tecnologie e dare vita a una concreta trasformazione digitale. Previsti anche partenariati che consentano il posizionamento sui mercati per aumentare l’attrattività dei porti e delle aree retroportuali nei confronti di nuovi investitori.

“Dopo la costituzione degli Organi – ha aggiunto Mega – ora disponiamo di un documento guida condiviso da tutti gli attori, che consentirà di avviare tante iniziative e attività. Durante questi primi mesi di mandato ho avuto modo di ascoltare sia i rappresentanti delle Istituzioni che gli operatori, ma anche molti portatori di interesse e rappresentanti della società civile, che hanno fornito spunti e contributi che sono alla base del Pot. Sono certo che tutta la rete di relazioni instaurata, che trova nell’Organismo di Partenariato il luogo principe del confronto, continuerà a supportarci nella realizzazione di quanto previsto”.

Programmati nuovi interventi infrastrutturali che si aggiungono a quelli in corso e a quelli ereditati dai vecchi Piani, per i quali occorrerà da un lato avviare o aggiornare le progettazioni e dall’altro individuare i finanziamenti. Nella prossima integrazione annuale del Pot saranno attenzionati i porti calabresi del sistema, per i quali non risulta alcuna progettualità pregressa e sui quali sono ancora in corso le attività tecniche di rilevazione dei fondali e di verifica dello stato delle infrastrutture marittime. Di particolare rilievo sarà la realizzazione del nuovo Porto per il traghettamento dei mezzi rotabili da trasferire da Villa San Giovanni ad altro luogo che possa meglio interfacciarsi con Tremestieri. Si dovrà presto avviare quindi uno studio di fattibilità per l’individuazione della nuova localizzazione.

Al centro del Pot non ci sono solo opere infrastrutturali da realizzare, ma anche il potenziamento degli uffici, l’accesso ai fondi Europei, l’aggiornamento di tutti i Piani regolatori dei porti, lo sviluppo delle Zes, le politiche ambientali. Ci sono poi interventi che non possono prescindere dagli assetti urbanistici. Per alcune azioni che coinvolgono aree portuali incastonate nel centro urbano, come per Messina la valorizzazione e il recupero della Real Cittadella e dell’area dell’ex Fiera Campionaria, è quindi fondamentale, come sottolineato da Mega, la condivisione con il territorio e il coordinamento con il Comune.

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