Messina quarta, Catania in top 10: la classifica delle città in cui si dicono più parolacce

Messina quarta, Catania in top 10: la classifica delle città in cui si dicono più parolacce

Daniele D'Alessandro

Messina quarta, Catania in top 10: la classifica delle città in cui si dicono più parolacce

Redazione  |
venerdì 24 Marzo 2023

Una piattaforma statistica online ha deciso di stilare la graduatoria dei luoghi più scurrili del "Belpaese": ecco chi si trova al comando

Nella quotidianità, alla maggior parte delle persone, purtroppo, capita di incorrere in espressioni “poco forbite” o quantomeno discutibili.

Le cosiddette “parolacce”, infatti, sono all’ordine del giorno in Italia, in alcune città ancor più che in altre.

La folle classifica è stata stilata dalla piattaforma globale di apprendimento delle lingue, Preply, che ha realizzato la graduatoria dei luoghi del Belpaese in cui si riesce ad essere più “scurrili”.

Venezia al comando per imprecazioni: ecco chi c’è sul podio

Al primo posto troviamo Venezia, con una media di 19 parolacce al giorno. Insegue al secondo posto invece Brescia, a pari merito con Padova, con in media 17 imprecazioni quotidiane. Sul gradino più basso del podio troviamo invece Genova, con 14 parolacce al giorno. La ricerca ha preso in esame 1.558 persone residenti in 19 grandi città del Paese.

Messina medaglia di legno, Catania 9°

A “tenere alto” l’onore della Sicilia ci pensa Messina, quarta con una media di 12 parolacce al giorno, seguita da Milano (11), Firenze e Torino (9). Dopodichè è il turno di Trieste e Roma (8 parolacce al giorno), seguite da Modena (7), fino a ritrovare di nuovo la Trinacria con il 9° posto di Catania, in compagnia di Bologna, Bari, Parma, Verona e Napoli, con 6 imprecazioni medie al dì. Chiude la top ten, infine, Taranto con 5: importante sottolineare che nel conteggio non sono state incluse le espressioni blasfeme, ma le parolacce “classiche”.

Contro chi imprecano gli italiani

Secondo il 21% degli intervistati, il bersaglio delle imprecazioni è principalmente”se stessi“, mentre il 17% lancerebbe improperi senza un obiettivo preciso, spesso facendone largo uso come intercalare nelle conversazioni informali. Per quanto riguarda gli altri destinatari di parolacce ecco spuntare gli amici (17%), i collaboratori e i partner (11%), gli sconosciuti (9%), sorelle e fratelli (8%) e i genitori (5,5%).

Dal punto di vista dell’età, sono i giovani quelli che utilizzano più espressioni volgari: nella fascia d’età che va dai 16 ai 24 anni se ne contano in media 14 al giorno. Tra le 8 e le 9 imprecazioni giornaliere per chi ha tra i 25 e i 44 anni e meno di 4 al giorno tra gli over 55.

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