In attesa della definizione del riconteggio delle schede elettorali nelle ultime province, le attenzioni sono tutte concentrate sull'elezione del presidente dell'Ars

In attesa della definizione del riconteggio delle schede elettorali nelle ultime province, le attenzioni sono tutte concentrate sull’elezione del presidente dell’Ars che avverrà durante la prima seduta.

Resta il nodo Miccichè da risolvere. Probabilmente l’ex presidente dell’Assemblea regionale, così come ha già detto, opterà per il seggio conquistato a Sala d’Ercole, lasciando campo libero a Daniela Ternullo che approderebbe a Palazzo Madama. Occorrerà capire in che ruolo. Nelle ultime ore prendono quota le due opzioni richieste dallo stesso Miccichè: la guida dell’assessorato alla Salute o il bis sullo scranno più alto di Sala d’Ercole, con la seconda più probabile.

Che succede col bis di Miccichè all’Ars

Se Miccichè tornasse a guidare l’Ars, a Fratelli d’Italia andrebbe un assessorato in più. I dirigenti siciliani di FdI al momento rivendicano la presidenza dell’Ars, la vicepresidenza della Regione e quattro assessorati, tra i quali la Sanità. Per cedere la presidenza dell’Ars chiederebbero infatti un altro assessorato, togliendolo a Forza Italia. Ciò però non andrebbe bene a molti forzisti perché più di un big del partito non vuole perdere una casella nella prossima giunta.

Schifani e la richiesta del ministero per il Sud

Schifani un paio di settimane fa aveva chiesto proprio alla leader di Fratelli d’Italia che ci fosse un ministero del Sud guidato da un politico meridionale. La Meloni lo aveva rassicurato e da pochi giorni ha affidato il dicastero all’ex presidente della Regione Nello Musumeci.