Migranti, continua lo scontro Viminale-Difesa - QdS

Migranti, continua lo scontro Viminale-Difesa

redazione

Migranti, continua lo scontro Viminale-Difesa

giovedì 22 Agosto 2019

"Indebolita la lotta all'immigrazione clandestina" dice Salvini, ed Elisabetta Trenta gli risponde invitandolo a "non appropriarsi delle Istituzioni". Il nodo Ocean Viking, da tredici giorni in mare con 356 profughi a bordo

Open Arms da ieri non è più a Lampedusa ma a Porto Empedocle, dove rimarrà sotto sequestro per qualche giorno come disposto dalla Procura di Agrigento, ma le polemiche non si placano, rinfocolate anche dalla crisi di governo fatta scoppiare dal capo della Lega Nord Matteo Salvini.

Tra Viminale e Difesa, dopo le avvisaglie di ieri, è partito un duro botta e risposta sul nuovo piano di pattugliamento entrato in vigore proprio il giorno dopo lo sbarco dalla Open Arms e considerato troppo morbido dal ministero dell’Interno.

In sostanza Salvini accusa Elisabetta Trenta, ministro della Difesa, di avere “indebolito la lotta all’immigrazione clandestina”, che diventa un fenomeno non più da “contrastare” ma da “contenere”, modificando “unilateralmente i compiti” di chi pattuglia in mare.

E ha attribuito la decisione, il leader del Carroccio, alle “prime prove tecniche di inciucio Pd-5Stelle sulla pelle degli italiani”, come se il primo inciucio sulla pelle degli italiani non fosse stato proprio la nascita del governo pentaleghista.

Tornando alla questione migranti, il nuovo piano operativo del Ministero della Difesa, sottolinea il Viminale, “depotenzia pesantemente alcune forme di collaborazione tra gli assetti militari e gli apparati dello Stato, in primis l’Interno, finalizzate al contrasto e alla repressione dei trafficanti”.

Si tratta della seconda volta che Salvini utilizza parole pesanti contro il Ministero della Difesa, che anche stavolta ha risposto per le rime al capo della Lega Nord: prima lo Stato Maggiore ha rassicurato su compiti e struttura dell’operazione Mare Sicuro, che “non cambiano”, e poi con la stessa Trenta che ha definito “inqualificabile il tentativo di screditare non solo me ma l’intera Difesa” da parte del vicepremier.

“Ho rispedito sempre ogni attacco al mittente e lo faccio oggi con ancor più convinzione”, ha risposto la ministro, dando una lezione a Salvini, invitato a “rispettare il ruolo delle istituzioni e a non appropriarsene”.

Intanto, se il caso Open Arms, grazie all’intervento della magistratura, è ormai archiviato, resta da sciogliere ancora il nodo legato all’altra nave ferma tra Lampedusa e Malta, la Ocean Viking di Msf e Sos Mediterranee.

A bordo, da tredici giorni, ci sono 356 profughi, in attesa di un porto sicuro.

“Il clima a bordo della Ocean Viking è sempre più teso – ha raccontato in un video Luca Pigozzi, medico di Medici Senza Frontiere a bordo della nave – e queste persone stanno perdendo la cognizione del tempo. E’ difficile per loro capire cosa sta accadendo e faticano perfino ad identificare gli orari per mangiare o per pregare”.

L’Ong ha ribadito la richiesta di un porto sicuro “perché queste persone possano toccare terra al più presto”.

L’equipaggio ieri ha tracciato nel mare un cuore con la rotta dell’imbarcazione, lanciando un appello alla solidarietà.

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