Migranti, Covid non ferma le guerre, ma meno arrivi in Italia e Ue - QdS

Migranti, Covid non ferma le guerre, ma meno arrivi in Italia e Ue

Antonino Lo Re

Migranti, Covid non ferma le guerre, ma meno arrivi in Italia e Ue

martedì 14 Dicembre 2021

E' quanto afferma il Rapporto 2021 sul diritto di Asilo della Fondazione Migrantes: "Nel nostro continente si sono registrati meno arrivi "irregolari" di rifugiati e migranti

“La pandemia di Covid-19 ha reso ancora più gravoso qualsiasi motivo, qualsiasi spinta a lasciare la propria casa, la propria terra. Dai conflitti alle persecuzioni, alla fame, all’accesso alle cure mediche fino alla possibilità di frequentare una scuola, il Covid ha inasprito il divario fra una parte di mondo che vive in pace, si sta curando, tutelando e sopravvivendo e un’altra che soccombe, schiacciata da una disparità crudele”. E’ quanto afferma il Rapporto 2021 sul diritto di Asilo della Fondazione Migrantes, che verrà presentato questa mattina.

“Ma almeno – evidenzia il Rapporto – in tutto il 2020, l’Italia e l’Europa hanno rappresentato un’eccezione in contro-tendenza rispetto alla situazione globale: mentre nel mondo il numero delle persone in fuga continuava ad aumentare, fino a una stima di 82,4 milioni, nel nostro continente si sono registrati meno arrivi “irregolari” di rifugiati e migranti (- 12% rispetto al 2019) e meno richiedenti asilo (crollati di ben un terzo)”.

La proposta della Commissione europea

La Commissione Europea a guida von Der Leyen – scrive ancora il rapporto – ha presentato nell’autunno 2020 la sua proposta di riforma del sistema europeo d’asilo. “Approccio globale” e “nuovo meccanismo di solidarietà” sono le parole chiave per comprendere l’impostazione del Patto. Ma scavando appena sotto la superficie si scopre come le sue proposte concrete mescolino e sovrappongano ambiti che dovrebbero rimanere distinti.

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