Milazzo, piano di investimenti per una rigenerazione urbana - QdS

Milazzo, piano di investimenti per una rigenerazione urbana

Lina Bruno

Milazzo, piano di investimenti per una rigenerazione urbana

martedì 29 Novembre 2022

Tra le opere più importanti figurano il consolidamento del costone roccioso sovrastante la Ngonia di Tono, la riqualificazione della riviera di Ponente e quella del Centro direzionale Molini Lo Presti

MILAZZO (ME) – Con l’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche, nel 2023 partiranno a Milazzo importanti cantieri, attesi da anni. Si potrà procedere finalmente con il consolidamento del costone roccioso sovrastante la Ngonia Tono (7,5 milioni), la riqualificazione della riviera di Ponente (14 milioni) e la riqualificazione del Centro direzionale Molini Lo Presti (18 milioni) che rappresentano complessivamente circa il 50% dell’investimento di 58 milioni di euro che la Giunta della Città del Capo ha previsto per il primo dei tre anni.

Le risorse ci sono, solo 878 mila euro sono da bilancio il resto provengono da finanziamenti regionali, nazionali ed europei. Nel caso del Centro direzionale c’è la compartecipazione dei privati. Una boccata di ossigeno per il settore edile e per l’occupazione ma anche una prospettiva di rilancio per il territorio con il rafforzamento delle infrastrutture e dei servizi del comparto turistico e la riqualificazione e la messa in sicurezza delle arre più fragili. “Questi interventi permetteranno – ha dichiarato il sindaco Pippo Midili – una vera e propria rigenerazione urbana attraverso il recupero di beni e immobili da tempo in condizioni disastrose. E cosa fondamentale, senza intaccare, se non per una parte irrisoria, le risorse del nostro bilancio comunale. Queste somme sono la certezza, ma complessivamente per il successivo biennio contiamo di ottenere altri finanziamenti con progettualità già in itinere”.

Il progetto Porta del Mare per i Molini Lo Presti era stato presentato dal Comune di Milazzo al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del Programma di azione e coesione complementare al Pon Infrastrutture e reti 2014-2020. Dei 18 milioni previsti, 10 milioni di euro sono a carico dei privati. Con il Comune, a sostenere il progetto per i Molini è stata anche la Camera di Commercio di Messina. C’è un duplice obiettivo: da una parte il risanamento e restauro dell’immobile, che si trova in area Zes; dall’altra la riqualificazione urbanistica e funzionale del porto di Milazzo per fornire servizi innovativi ai turisti crocieristi ed in transito verso le Isole Eolie. I nuovi spazi comprenderanno una combinazione di destinazioni d’uso pubbliche: area museale (circa 1.700 mq) e infrastruttura per i trasporti (700mq); e private con hotel e ristorazione (circa 2.500 mq), uffici di rappresentanza (800 mq) e area commerciale (3.200 mq). La nuova stazione marittima sarà dotata di negozi, strutture ricettive e una sala per conferenze, meeting ed eventi. Un’ampia zona sarà invece destinata alla creazione di un Museo del Mare, simbolo del patrimonio storico navale, archeologico, etnografico, naturalistico della città e della Regione Sicilia.

Per il consolidamento del costone roccioso sovrastante la Ngonia di Tono, tramontata definitivamente ogni possibilità di recuperare il finanziamento da 2,5 milioni di euro che la Regione Siciliana aveva assegnato nel 2017 al Comune di Milazzo, revocandolo due anni dopo “poiché non risultava individuato il livello di progettazione e il tratto da mettere in sicurezza”, l’Amministrazione si è messa a lavoro per ottenere i fondi attraverso altri bandi. L’intervento finanziato è di oltre 7 milioni e mezzo di euro. Tra le altre opere previste c’è l’implementazione del parcheggio piazza 25 Aprile (2 milioni e 500 mila euro), il restauro e messa in sicurezza di villa Vaccarino (2,2 milioni), la ristrutturazione dell’ex Mercato coperto (2 milioni), la messa in sicurezza asse viario (2 milioni), la realizzazione del parcheggio multipiano via Impallomeni (1.465.000), il recupero e messa in sicurezza della scuola elementare Sacro Cuore (1.113.000).

“Ancora più ampia – ha aggiunto il sindaco Midili – la programmazione degli altri due anni dove trovano posto oltre al completamento di quelle avviate nel 2023 altri progetti che sono ‘in progress’ visto che dipenderanno dai finanziamenti che ci verranno assegnati. Per il momento siamo concentrati sulla prima annualità che comporterà un lavoro notevole da parte degli uffici comunali per l’avvio di tutte le opere”.

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