Modica, tenta suicidio lanciandosi da ponte: carabinieri lo salvano

Modica, tenta suicidio lanciandosi da ponte: carabinieri lo salvano

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Modica, tenta suicidio lanciandosi da ponte: carabinieri lo salvano

Redazione  |
martedì 08 Agosto 2023

Dopo il salvataggio l'uomo ha rifiutato di recarsi in ospedale ed è stato affidato alle cure di un suo amico

È stato provvidenziale l’intervento di una pattuglia di carabinieri di Modica che, durante il turno notturno di lunedì 7 agosto, è intervenuta per scongiurare un imminente suicidio, su segnalazione pervenuta tramite CUR alla Centrale Operativa.

L’intervento dei carabinieri

I militari, avvisati della possibilità che vi fosse un uomo intenzionato a gettarsi da uno dei viadotti presenti nella Contea, non hanno perso tempo e si sono posti immediatamente alla ricerca del soggetto, pattugliando l’intero territorio di competenza. Trovato infine nelle vicinanze del ponte Guerrieri, anche grazie all’individuazione della sua auto abbandonata accanto alla barriera del viadotto, è iniziata una lunga “negoziazione” per convincere il malcapitato a desistere dai manifesti propositi suicidi.

La trattativa

Dopo quasi un’ora di trattativa, durante la quale i militari non lo hanno mai perso di vista, approfittando di una sua distrazione ed arrampicandosi sulla barriera di sicurezza, lo hanno agganciato alla cintura con un moschettone fornito dai vigili del fuoco di Modica, presenti sul posto e, tirandolo sopra lo steccato, lo hanno tratto in salvo. Dalla deposizione di alcuni testimoni è emerso che l’uomo, di origine ragusana, fosse stato visto presso un bar di Modica qualche ora prima, intento a consumare bevande alcoliche. Successivamente avrebbe manifestato le sue intenzioni, riconducibili ad alcuni problemi di carattere personale, proprio ai gestori del locale che immediatamente si sono messi in contatto con il 112.

La visita del personale del 118

Dopo il salvataggio l’uomo ha rifiutato di recarsi presso l’ospedale e, visitato dal personale sanitario del 118 presente, è stato affidato alle cure di un suo amico, contattato dai carabinieri. Per i militari la fase di recupero è stata fisicamente molto provante tanto per l’altezza della ringhiera di sicurezza del ponte, alta oltre 2 metri, quanto per il peso dell’uomo che, impaurito e sotto shock, ha avuto nonostante l’aiuto dei carabinieri, grosse difficoltà a scavalcare la barriera. Nell’occasione entrambi i militari hanno riportato alcune lesioni alle spalle e alle braccia.

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