Milazzo, commissario Asp non cita il Fogliani tra le criticità urgenti

Il neo commissario Asp non cita il Fogliani tra le criticità urgenti: scoppia la polemica a Milazzo

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Il neo commissario Asp non cita il Fogliani tra le criticità urgenti: scoppia la polemica a Milazzo

Stefano Scibilia  |
lunedì 12 Febbraio 2024

Tra i riferimenti alle criticità in provincia di Messina non è stata fatta alcune menzione del presidio ospedaliero nel milazzese, che attualmente risponde anche alle esigenze di Barcellona e Lipari

Il nuovo commissario straordinario Asp di Messina, Giuseppe Cuccì dopo il suo insediamento ha programmato una serie di visite nei presidi ospedalieri dell’Asp, con particolare attenzione alle realtà più critiche e marginali, come l’ospedale di Barcellona, i servizi sanitari delle Eolie, le aree montane interne rappresentate dal presidio ospedaliero di Mistretta e il reparto di cardiochirurgia pediatrica di Taormina.

Scelte che hanno destato sorpresa e sconcerto nel territorio di Milazzo poiché il neo direttore ha parlato di tutti gli ospedali della provincia, compreso il “Cutroni Zodda” di Barcellona, impegnandosi a far riaprire il pronto soccorso, e delle criticità esistenti, senza fare riferimento al “Fogliani” di Milazzo e al suo pronto soccorso.

La reazione delle forze politiche

Le prime dichiarazioni del manager sono state considerate dalle forze politiche cittadine e dai sindacati “una evidente sottovalutazione di un’emergenza senza fine”. Tutto ciò ha provocato ulteriori reazioni del Coordinamento del Centrosinistra, che ha da poco superato le duemila firme della petizione avviata proprio per difesa dell’ospedale “Fogliani”, con l’intento di sollecitare l’Asp e la Regione ad interventi concreti.

“Chiediamo al neo manager di trascorrere una giornata a Milazzo per rendersi conto della situazione del pronto soccorso”, affermano i rappresentanti dell’associazione “Nuova Milazzo”, ormai da mesi impegnata nella tutela della salute dei cittadini e in una lotta per abbattere le liste d’attesa, in particolare nei confronti di quelle persone con grosse difficoltà economiche.

Non sono mancate nemmeno le critiche del consigliere comunale di Milazzo Nino Italiano, portavoce del gruppo consiliare “Cambiamente”, che ha lanciato un appello alle forze politiche “affinché pongano in essere un serio e doveroso interessamento su un problema altamente sociale e pericoloso”.

Cgil e Uil promuovono un’assemblea a Palazzo D’Amico

Sulla questione i sindacati Cgil e Uil hanno promosso al Palazzo D’Amico di Milazzo un’assemblea pubblica sul tema “Insieme per rilanciare e potenziare l’ospedale di Milazzo” con la partecipazione dei segretari generali Pietro Patti, Ivan Tripodi e Livio Andronico e del segretario provinciale Fp-Cgil Antonio Trino.

“Finalmente è arrivata la fumata bianca sulle nomine dei nuovi manager della Sanità Pubblica, ma adesso chiediamo al direttore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì di considerare priorità assoluta della sua agenda l’ospedale di Milazzo. Non c’è più un minuto da perdere. La situazione del pronto soccorso è diventata insostenibile”.

I consiglieri Italiano e Andaloro: “mancanza di rispetto per Milazzo

In virtù delle prime parole di Giuseppe Cuccì da neo commissario dell’Asp di Messina sono giunte ulteriori critiche a Milazzo da parte dei consiglieri comunali di opposizione Lorenzo Italiano e Alessio Andaloro, che hanno parlato di “mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini di Milazzo”. “La cosa però non ci sorprende -aggiungono- visto che il deputato di Fratelli d’Italia, Pino Galluzzo proprio ieri ha rilasciato una dichiarazione nella quale testualmente ha affermato che è importante partire con un programma di visite e sopralluoghi nei presidi ospedalieri di maggiore criticità e marginalità, come ad esempio il Cutroni Zodda di Barcellona, senza fare neppure un riferimento al Fogliani. Ritiene che a Milazzo tutto funzioni al meglio? Non è a conoscenza di quanto avviene al pronto soccorso e delle attese interminabili per una prestazione? Del silenzio calato sull’avvio dei lavori per il potenziamento di questo reparto? Certo, la cosa ci sorprende poco considerato che neppure l’assessore regionale alla sanità Giovanna Volo ha dato un cenno di riscontro al nostro dossier inviato nei mesi scorsi. Ricordiamo a chi oggi governa che il diritto alla salute è scritto sulla carta costituzionale. Chi vive con una pensione sociale deve vedersi garantite dallo Stato le cure sanitarie. Girarsi dall’altra parte è mortificante per chi lo fa”.

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