No pass, nuovo flop, tranne che nella Trieste indipendentista - QdS

No pass, nuovo flop, tranne che nella Trieste indipendentista

redazione web

No pass, nuovo flop, tranne che nella Trieste indipendentista

domenica 26 Settembre 2021

Settemila persone, guidate dal candidato sindaco no-vax Ugo Rossi e dagli autonomisti. A Milano disordini per il comizio della Meloni. A Roma striscioni neofascisti. La minaccia dei camion-lumaca

Il popolo dei no-vax-no-pass ha invaso Trieste, richiamato dalla vicenda del candidato sindaco Ugo Rossi (nel riquadro della foto), vicino alle posizioni antivaccino, il quale qualche giorno fa è stato arrestato per aver aggredito due carabinieri che gli chiedevano di tenere sul volto la mascherina, da lui chiamata “museruola”.

Settemila persone, secondo la Questura, hanno partecipato alla manifestazione, “rinforzata” dalla presenza degli indipendentisti del Territorio libero di Trieste.

Insomma, la protesta dei no-vax non è un flop soltanto quando a supportarla, intervengono movimenti politici, perlopiù d’estrema destra, come è avvenuto ieri in piazza San Giovanni a Roma, con gli striscioni del dissenso contro le restrizioni.

A Milano i no vax hanno trovato il muro dei blindati a presidiare piazza del Duomo, dove era in corso un comizio di Giorgia Meloni a sostegno del candidato sindaco, ma nel resto del Paese è stato un flop colossale.
Dovevano essere almeno una sessantina, in grandi città e comuni più piccoli come Bassano del Grappa e Francavilla al mare, le piazze autoconvocate sui social, ma sul gruppo Telegram più frequentato dai no-vax è andata in scena la delusione per il fallimento dell’iniziativa, complice una presunta incomprensione sull’orario del raduno.

A Trieste, capitale no-vax, una pensionata di 74 anni ha proclamato il suo credo negazionista: “Io il vaccino non lo faccio, c’è il grafene e con il 5G ci controllano a distanza”.

Il corteo è passato davanti alla sede regionale della Rai, dove non sono mancate urla contro la stampa, accusata di diffondere messaggi non veritieri sulla pandemia e sul vaccino. Un refrain già sentito in altre manifestazioni, quando addirittura i giornalisti sono stati malmenati.

“Basta attacchi a Rai e media”, ha commentato la capogruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani.

Ai giornalisti anche la solidarietà del governatore Massimiliano Fedriga: “Non è che se non scrivono le fake news che si trovano sui social allora sono dei traditori”.

Intanto, nonostante il flop, i no-vax non si arrendono e sui social si progetta una nuova “rivoluzione”, a volte con gli stessi toni minacciosi che avevano portato all’arresto di otto persone un paio di settimane fa: “Se non vogliamo la schiavitù dobbiamo agire con la forza non con le manifestazioni”, azzarda una persona che su Telegram si nasconde dietro una sigla.

“Togliamo la corrente per una settimana”, si lancia un altro membro del gruppo, che invece si identifica con nome e cognome.

Dalla mezzanotte di oggi, intanto, è stata annunciata la protesta dei camion-lumaca: “alle 00.00 del 27 e per tutta la settimana blocchiamo le corsie autostradali, 30 km/h e quattro frecce per riconoscerci”.

E nel tam tam, qualcuno si organizza per fare altrettanto in macchina.

Difficile capire se e quanto la minaccia possa essere effettiva.

Il primo settembre il popolo del No aveva annunciato il blocco delle stazioni ferroviarie ma poi tutto era finito in un flop.

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