Non tutti i mali... - QdS

Non tutti i mali…

Pino Grimaldi

Non tutti i mali…

sabato 23 Maggio 2020

…. vengono per nuocere. Ne parla nell’appena edito “Memoria e Identità” Papa Wojtyla (ora Santo) quando a proposito dei mali maggiori che hanno afflitto il secolo scorso, nazismo e comunismo, da lui conosciuti per averne visto di persona le nefandezze, dice che la Provvidenza a volte consente il male perché si possa capire la grandiosità e la bellezza del bene.

Di fatto, tutti gli eventi sconvolgenti della storia sono poi stati utili a far progredire l’umanità. Dopo ogni guerra, rivoluzioni,terremoti, epidemie sono stati compiuti passi giganti che hanno riguardato l’arte, la tecnica, la cultura, il modo di vivere e relazionarsi tra i popoli con, anche, cambiamenti di assetti geopolitici.

E’ la storia del pianeta nei suoi, pare, 14 miliardi di anni pieni di vita e morte d’uomini e cose: ecosistema che ha sempre rimesso in sesto il quadrante dell’umanità.

E sta accadendo con uno sciame pandemico, come altri già vi sono stati, da definire “male”, ma che sta dando luogo ad un “bene” che, a cose fatte – anni -, vedrà un passo avanti della umanità.

Una scoperta fantastica per tutte: scienziati sono riusciti a registrare come “suono” le varianti del codice genetico del Covid-19!

Ed è mentalmente eccitante ascoltare le variazioni sonore che consentono di capire che tra il virus prima della Cina e quello che via via é diffuso nei vari Paesi vi è una differenza sonora perfettamente percepibile dall’orecchio umano e che da stura a ricerche in ambito scientifico inimmaginabili fino a ieri!

Nel nostro Paese, il bene che si sta concretando per la presenza del killer è qualcosa che già lo sta mutando.

L’aria è molto più pulita grazie al blocco degli aerei ed a quanto le immettono ogni minuto di volo e le auto non più utilizzate perché tutti in lockdown (da circa tre mesi) che non emettono gas di scarico. Le strade pulite e disinfettate anche negli angoli meno visibili e più sporchi; lavarsi le mani di cui si è dovuto richiamarne l’obbligo perché obsoleto nei nostri civilissimi Paesi; lo stop allo sbaciucchiamento continuo che oltre ad essere antigienico è solo pseudo buonismo che anche i mafiosi esaltano; perdita di tempo inutile nelle cosi dette movide divenute con il Milano da bere, imbecillità comportamentali; e poi tutte le tavole rotonde, convegni, congressi, simposi nella più parte inutili e dispendiosi; famiglie ritrovatesi con figli che hanno scoperto i genitori e viceversa, riscoperta della lettura e incremento della cultura; possibilità di lavorare a casa.

E soprattutto una messa a punto del servizio sanitario che non era “il migliore del mondo” con la riscoperta della imprescindibilità di presenza dei medici sul territorio a curare come sempre avvenuto, non ridotti a ragionieri delle varie Asl. E tant’altro ancora.

Elogio della pandemia? No. Anche se ne ha tutta l’aria. Ma foto di quanto anche di “bene” accade per poterla sopportare, per ancora molto tempo (ahimè): con meno angoscia e rabbia.

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