Una nuova scoperta a Carcaci, area minacciata dalla discarica - QdS

Una nuova scoperta a Carcaci, area minacciata dalla discarica

redazione

Una nuova scoperta a Carcaci, area minacciata dalla discarica

giovedì 16 Giugno 2022

Nei pressi della zona in cui la Srr Catania Nord vorrebbe realizzare un nuovo sito per il conferimento dei rifiuti, sono stati rinvenuti i resti di un insediamento preistorico

CENTURIPE (EN) – Il territorio continua a regalare sorprese dal punto di vista storico e archeologico, arricchendo una zona della Sicilia che merita di essere maggiormente valorizzata, non soltanto dal punto di vista culturale ma anche turistico. È stato infatti scoperto a Carcaci, piccola frazione del comune di Centuripe, un insediamento preistorico di rilevanza archeologica nazionale. Si tratta di un complesso cimiteriale composto da un sistema di nove tombe a camera, scavate nella roccia. Quelle di forma rettangolare risalgono molto probabilmente all’età del ferro, mentre quelle a forma circolare all’età del bronzo. Altre, invece, sono di certo ancora più antiche.

La scoperta, avvenuta casualmente per mano del sindaco del Comune di Centuripe e di alcuni volontari delle associazioni del paese, è localizzata in un’area collinare, di proprietà privata, che presuppone la presenza di un vero e proprio villaggio ancora da scavare. Le immagini del luogo sono state già segnalate alla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Enna.

La discarica in un’area archeologica

L’area archeologica si trova adiacente a un territorio appartenente al comune di Randazzo, ma territorialmente nel comune di Centuripe, dove la Srr Catania provincia Nord intende realizzare la propria discarica pubblica. Esente da particolari vincoli, la zona è tuttavia attraversata da un’infrastruttura idrica (che da Ancipa e Pozzillo porta acqua nel Simeto e a Catania) e da diversi ruscelli. Il progetto interessa terreni privati, perlopiù pascoli biologici, nelle contrade denominate Quartodanaro e Bauze dell’isola amministrativa di Spanò, exclave randazzese fra Bronte, Centuripe, Regalbuto e Troina.

“L’eccezionale scoperta – ha affermato il sindaco di Centuripe, Salvatore La Spina – aggiunge valore al ricco patrimonio archeologico già presente nel nostro territorio. Trovo assurdo che si possa concepire e pianificare una struttura del genere (la discarica, ndr), senza aver prima controllato il territorio, già importante, non soltanto dal punto di vista ecologico ma soprattutto agricolo e zootecnico. Oltre cinquecento persone vivono intorno all’area designata per la realizzazione della discarica e migliaia di capi, tra ovini e bovini, pascolano su quei terreni. Un danno incalcolabile per l’economia e per l’agricoltura del territorio”.

“Che ancora nel 2022 – ha concluso La Spina – si pensi alle discariche in luoghi densamente agricoli, non ha alcun senso. Siamo pronti, quindi, insieme ai comuni limitrofi, agli allevatori e agli agricoltori della zona, a lottare contro questo sfregio all’ambiente”.

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