Agrigento e il nuovo depuratore, Musumeci: "Stiamo correndo ai ripari"

Agrigento e il nuovo depuratore, Musumeci: “Stiamo correndo ai ripari”

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Agrigento e il nuovo depuratore, Musumeci: “Stiamo correndo ai ripari”

Irene Milisenda  |
giovedì 19 Maggio 2022

I cantieri sono stati presentati stamani, al Palazzo dei Filippini, alla presenza del presidente della Regione.

La Sicilia corre per la depurazione delle acque dell’agrigentino. In partenza due importanti cantieri per la depurazione nell’Agrigentino: sono quelli per la costruzione del nuovo depuratore a Timpa dei Palombi, a servizio della zona sud-est di Agrigento e dell’intero territorio di Favara, e per la realizzazione della rete fognaria nelle aree costiere di Cannatello e Zingarello.

La conferenza stampa

Stamani, al Palazzo dei Filippini, sono stati consegnati i lavori delle opere che dovrebbero cambiare il volto della costa agrigentina, costellata da numerosi divieti, o almeno di una parte. Si tratta di due cantieri che riguardano la zona Sud-est del capoluogo e l’intera Favara, oltre la fognatura che coprirà le aree costiere di Cannatello e Zingarello.

Il depuratore consortile dell’agrigentino

Finanziato con 19,1 milioni di euro, il depuratore consortile avrà il compito di trattare le acque reflue provenienti dalla città di Favara e quelli della zona sud-est del capoluogo, dunque. Il subcommissario per la depurazione, Riccardo Costanza, alla presenza del governatore della Regione, Nello Mususmeci, dei sindaci di Agrigento e Favara, rispettivamente Franco Miccichè e Antonio Palumbo, ha consegnato le opere al raggruppamento affidatario, ovvero alle mandatarie Torricelli S.r.l., e Cosedil S.p.a e alla consortile Coop. Società cooperativa.

Il nuovo depuratore per superare la procedura di infrazione

L’obiettivo è dare un efficiente sistema di depurazione ad Agrigento e rispondere alla procedura di infrazione 2004-2034 sulla quale l’Italia paga una sanzione economica per il mancato adeguamento alla direttiva comunitaria sulle acque reflue.

La tutela della fascia costiera

La qualità ambientale della fascia costiera, allo stato attuale fortemente compromessa per lo scarico di reflui non depurati, è invece oggetto della seconda consegna (al Consorzio Fenix, consorziata esecutrice Althea), quella che riguarda le aree di Cannatello e Zingarello: per un importo di 4,3 milioni, verranno realizzati due sistemi fognari, che convoglieranno i reflui nel nuovo impianto di depurazione. Tre complessivamente le stazioni di sollevamento, per circa 23 chilometri di rete che permetteranno di servire 5.300 abitanti. Tra le novità previste, oltre a una forte attenzione all’impatto sulle matrici ambientali in sede di lavori, anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico.

Il presidente Musumeci: “Stiamo correndo ai ripari”

“Stiamo lavorando senza sosta per correre ai ripari e in questi quattro anni abbiamo investito sostanziose risorse – ha dichiarato il presidente Musumeci. Sono stati fatti passi avanti e il Commissario nazionale per la Depurazione ha portato a compimento due iniziative di grande significato che impegnano decine di milioni di euro. Abbiamo davanti ancora tanto lavoro da fare, dobbiamo necessariamente produrre progetti di qualità perché a Roma non ci siano alibi per nessuno”.

Irene Milisenda

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