Teresa Spanò, uccisa dalla figlia a Bagheria: la condanna - QdS

Teresa Spanò, stordita col sonnifero e strangolata dalla figlia 17enne: arriva condanna

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Teresa Spanò, stordita col sonnifero e strangolata dalla figlia 17enne: arriva condanna

Redazione  |
giovedì 13 Luglio 2023

La sentenza sul caso che ha sconvolto Bagheria all'inizio dell'anno.

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Palermo ha condannato la 17enne accusata dell’omicidio della madre, l’insegnante Teresa Spanò, a 20 anni di carcere.

Inizialmente la pena doveva essere di 30 anni, il massimo previsto per una minore, ma con il rito abbreviato si è deciso per la riduzione a 20 anni.

Dall’omicidio di Teresa Spanò alla condanna

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la 17enne – liceale di Bagheria, in provincia di Palermo – nella notte tra l’1 e il 2 gennaio avrebbe ucciso la madre prima addormentandola con un sonnifero e poi strangolandola. Dopo, l’adolescente avrebbe colpito la vittima anche con diverse coltellate.

In base a quanto emerso dalle indagini, pare che la ragazza già prima della notte dell’omicidio avesse tentato di avvelenare la madre, costringendola a ricorrere alle cure ospedaliere a causa di una forte intossicazione. Data la “potenziale pericolosità sociale” della 17enne accusata, il gip aveva disposto per lei il trasferimento dalla comunità protetta che la ospitava al carcere.

Sarebbe stata l’adolescente stessa a chiamare il 112 dopo aver portato a termine l’assassinio della madre e a confermare tutto agli inquirenti, anche se in un primo momento avrebbe cercato di allontanare da sé i sospetti dicendo che la madre si era suicidata ingoiando troppi farmaci. Pare che prima della tragedia, madre e figlia litigassero spesso e che il padre della ragazza non sia mai stato presente nella sua vita.

Immagine di repertorio

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