Catania è la città con più aziende a rischio con le ondate di calore

Tra ondate di calore e inondazioni, l’economia siciliana è in pericolo: le città più a rischio

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Tra ondate di calore e inondazioni, l’economia siciliana è in pericolo: le città più a rischio

Marianna Strano  |
venerdì 14 Luglio 2023

Da Catania - "regina" delle ondate di calore - a Siracusa: uno studio fa emergere i potenziali danni del cambiamento climatico sulle aziende e sull'economia.

A Catania il 58% delle aziende sarebbe esposto al rischio di ondate di calore: è il dato emerso da uno studio elaborato dall’ICSR (International Center for Social Research) per conto di Ener2Crowd sull’impatto del clima sulle imprese.

Si tratta di un report capace di far emergere i pericoli legati ai fenomeni naturali estremi per le imprese e per chi ci lavora. Una prova – come se ce ne fosse bisogno – che il cambiamento climatico non colpisce solo gli ecosistemi naturali, ma anche l’economia e i lavoratori.

Ondate di calore, Catania città più esposta al rischio

Nella top-3 di ICSR delle città con le aziende più esposte al pericolo generato dall’emergenza caldo estivo Catania è al primo posto (58%), seguita da Taranto (57%) e Foggia (55%). Nella lista delle aree a rischio anche Brindisi (50%), Medio Campidano (49%), Rovigo (48%), Ferrara (47%), Bologna (45%), Piacenza (40%) e Pavia (37%).

“Il rischio potenziale riguarda un’azienda su tre, ma più in concreto per quanto riguarda le ondate di calore arriveremo al 2050 con l’8% delle aziende italiane che registreranno perdite, con punte fino al 55% nel Sud Italia”, precisa Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefitEner2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde e Special Assistant to the Secretary-General for Environmental and Scientific Affairs dell’Organizzazione Mondiale per le Relazioni Internazionali (WOIR).

Il pericolo inondazioni

Con le temperature elevate di questo luglio 2023 – soprattutto in Sicilia – il pensiero principale va ai pericoli legati alle ondate di calore. Negli scorsi giorni, i sindacati si sono espressi a favore della sospensione dei lavori nei cantieri edili nelle ore più calde a tutela dei lavori. E il governatore Schifani ha invitato i Comuni a prendere provvedimenti in vista delle giornate da “bollino rosso in arrivo nel territorio siciliano.

Quando si parla di rischi legati al clima per le aziende, però, non si può parlare solo di ondate di calore. In inverno e in primavera, in particolare, le precipitazioni e le inondazioni rischiano di essere un vero e proprio dramma per le imprese, soprattutto (ma non solo) del settore agricolo. E anche in questo caso, le città siciliane non mancano nell’elenco delle aree più a rischio secondo lo studio di ICSR.

Tra le città più a rischio di precipitazioni intense ci sono anche Siracusa (30%, terza in Italia dopo Verbano-Cusio-Ossola e Lecce), Trapani (7%, ottava posizione) e Agrigento (6%, subito dopo Trapani nella top 10). Tra le città a rischio inondazioni, invece, tornano Catania (prima per ondate di calore) e Siracusa, rispettivamente in settima e decima posizione. Il pericolo frane, invece, rimane più alto nelle zone alpine e montuose.

Impatto del clima sull'economia. Fonte - studio ICSR per Ener2Crowd.com
Impatto del clima sull’economia. Fonte – studio ICSR per Ener2Crowd.com

I settori a rischio e l’occasione della “svolta green”

Con un clima sempre più “impazzito” e fenomeni estremi sempre più frequenti, quali sono i settori economici più a rischio? Quelli più importanti, soprattutto al Sud, per la ripresa economica. Tra questi – secondo lo studio dell’ICSR per Ener2Crowd – ci sarebbero nell’ordine: l’agricoltura, l’allevamento e la pesca (56%), l’energia, gas ed acqua (45%) e l’edilizia (44%). Seguono poi il settore della logistica (42%), l’industria (39%, già messa a dura prova da inflazione e caro materiali), alberghi e ristorazione (35%), servizi (33%), commercio (32%) e artigianato (30%).

I settori economici più colpiti dal cambiamento climatico e dai fenomeni estremi. Fonte - studio ICSR per Ener2Crowd.com
I settori economici più colpiti dal cambiamento climatico e dai fenomeni estremi. Fonte – studio ICSR per Ener2Crowd.com

Il cambiamento climatico rischia seriamente di mettere in ginocchio l’economia, mettendo a rischio l’ambiente e gli esseri umani. C’è una soluzione? Per Ener2Crowd, azienda attiva nel settore degli investimenti green, c’è e sono i progetti sostenibili: “Basterebbe investire anche solo il 2% della nostra ricchezza —14 mila euro pro capite— così le emissioni di CO2 scenderebbero a 2,7 tonnellate pro capite contro le attuali 5,6 tonnellate, raggiungendo in un solo anno gli obiettivi globali di emissioni pro capite al 2050”, si legge nel comunicato con i dati dello studio commissionato per far luce sul fenomeno, poco discusso ma fondamentale per il benessere economico del Paese.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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