Palermo, si accende un nuovo scontro sul tema della mobilità - QdS

Palermo, si accende un nuovo scontro sul tema della mobilità

redazione

Palermo, si accende un nuovo scontro sul tema della mobilità

sabato 02 Marzo 2024

Gli uffici comunali hanno emesso una nuova ordinanza destinata ai velocipedi per le vie Maqueda, Vittorio Emanuele e Ruggero Settimo, ma non tutti hanno salutato positivamente questa iniziativa

PALERMO – Novità e immancabili polemiche sul fronte della mobilità cittadina. L’Ufficio Mobilità sostenibile ha emanato infatti una nuova ordinanza relativa alla regolazione della circolazione dei velocipedi nelle vie Maqueda, Vittorio Emanuele e Ruggero Settimo a tutela della sicurezza dei pedoni e degli stessi ciclisti. Un provvedimento salutato con soddisfazione dalla maggioranza ma che non sembra essere piaciuto proprio a tutti.

Come fatto sapere dal Comune, l’ordinanza è l’esito di un atto di indirizzo dell’assessore alla Mobilità sostenibile e al Centro storico, Maurizio Carta, seguito alle interlocuzioni e all’ascolto attivo delle istanze pervenute dai comitati cittadini ricadenti nell’area, dalla Consulta delle Biciclette, dalla I e dalla VIII Circoscrizione, dalla Polizia municipale, nonché esito del monitoraggio dell’andamento dell’efficacia dell’Ordinanza 1688 del 20/12/2023. L’obiettivo rimane il principio di garantire elevati parametri di sicurezza al transito pedonale lungo gli assi di via Ruggiero Settimo, via Maqueda e via Vittorio Emanuele, regolamentando il transito dei velocipedi al fine di evitare conflitti con l’utenza pedonale, il soggetto più fragile del sistema. I dettagli sui nuovi provvedimenti possono essere consultati sul sito web istituzionale del Comune.

“Questa nuova ordinanza – ha commentato l’assessore Carta – ribadisce la convinta volontà della Giunta del sindaco Roberto Lagalla di garantire e agevolare la circolazione della micromobilità nel rispetto dei profili di sicurezza di tutte e tutti, a partire dai pedoni, i soggetti più fragili della mobilità. La nuova ordinanza mira a favorire gli spostamenti sistematici in alcuni orari della giornata. Inoltre, per ridurre i disagi dei ciclisti è mia intenzione accelerare l’attuazione delle previsioni dello studio di fattibilità per l’operatività del Piano della mobilità dolce del 2015 che prevede 80 nuovi km di ciclovie, soprattutto realizzando tempestivamente le più opportune ciclovie che possano consentire di attraversare il centro storico in sicurezza. L’attuale ordinanza sarà oggetto di un monitoraggio costante degli effetti e degli impatti al fine di apportare correttivi per la sua efficacia nel rispetto del principio generale della tutela della sicurezza dei pedoni”.

“Nei giorni di attuazione – ha aggiunto – del primo provvedimento di regolazione della mobilità ciclabile lungo via Maqueda, via Vittorio Emanuele e via Ruggero Settimo ho ascoltato con attenzione numerosi portatori di interesse, ho incontrato i rappresentanti della Consulta delle Biciclette, la I e l’VIII Circoscrizione e i comitati civici dell’area per raccogliere le diverse istanze, spesso confliggenti, e trovare, insieme ai miei Uffici e alla Polizia Municipale, che ringrazio, la più equilibrata sintesi dei bisogni e delle sensibilità. Confido che questo nuovo provvedimento possa trovare accoglienza favorevole e, soprattutto, far comprendere a tutti che il centro storico è un organismo complesso e delicato che presuppone comportamenti accurati e diversi, anche nel versante della mobilità tradizionale e sostenibile. Confermo infine la volontà di rinnovare la composizione della Consulta delle Biciclette, prezioso organo consultivo e tecnico per la transizione ecologica e urbanistica che la mobilità richiede”.

Come detto, però, non tutti hanno salutato positivamente queste novità, come si evince da una nota diffusa a firma dei consiglieri della I Circoscrizione, Massimo Castiglia, Antonio Nicolao e Fabrizio Brancato: “Non ci risulta che la I Circoscrizione sia stata mai coinvolta o chiamata in causa, che abbia partecipato a tavoli di discussione o confronto, o che sia stata messa a parte delle idee e delle strategie dell’Amministrazione comunale, che ha emesso un’ordinanza confusa e di difficile applicazione, a nostro parere più tendente allo schizofrenico che ‘all’equilibrata sintesi’, e che comunque, malgrado le modifiche, continua a mandare i ciclisti a percorrere la trafficatissima via Roma, in attesa di progettare e realizzare la pista ciclabile. L’attuale Giunta, dopo due anni di governo inizia ora a pensare alle piste ciclabili in via Roma? Fino a ora cosa hanno fatto su questo tema?”.

“L’assessore Carta – hanno aggiunto Castiglia, Nicolao e Brancato – è un urbanista preparato, ha dedicato studi al tema dei percorsi partecipativi nella città di Palermo, in particolar modo nel centro storico, stupisce che nel ruolo di assessore tenda a dimenticare il significato di partecipazione, cosa voglia dire confronto, mettere intorno a un tavolo i portatori di interesse prima di emanare ordinanze e contrordinanze. La I Circoscrizione ha autonomamente e correttamente trattato il tema attraverso una mozione presentata dal vice presidente Nicolao, corredata da oltre settecento firme raccolte, che, una volta deliberata, è stata inoltrata agli uffici competenti, all’assessore Carta e al sindaco Lagalla, il quale l’altro, in due anni, non si è mai presentato al Consiglio della I Circoscrizione, malgrado gli espliciti inviti, ma da allora non abbiamo avuto nessun riscontro. Successivamente, in occasione di uno dei due incontri in quasi due anni in Aula con l’assessore Carta, che invece già ad inizio mandato ci aveva promesso incontri mensili, lo stesso vice presidente ha consegnato brevi manu all’assessore la mozione. Ma anche in questo caso da allora non abbiamo saputo più nulla se non dai giornali. Questo è confronto tra Istituzioni? Questa è partecipazione?”.

“L’assessore o il sindaco – hanno concluso i consiglieri di circoscrizione – si assumano le responsabilità delle proprie scelte e lo facciano evitando di citare interlocutori che non sono stati neanche presi in considerazione”.

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