Palermo, operazione recupero per Palasport e Diamante - QdS

Palermo, operazione recupero per Palasport e Diamante

Gaspare Ingargiola

Palermo, operazione recupero per Palasport e Diamante

giovedì 04 Gennaio 2024

Al via, per la struttura situata allo Zen, la seconda tranche di un maxi intervento di recupero da oltre dieci milioni di euro. Approvato anche il progetto per il ripristino del campo da baseball

PALERMO – Ennesimo atto della saga che dovrebbe portare, si spera, alla riapertura del Palazzetto dello Sport allo Zen, chiuso ormai da sedici anni. La Giunta Lagalla ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo di recupero, adeguamento e manutenzione straordinaria dell’impianto. Si tratta della seconda tranche di un maxi intervento da oltre 10 milioni.

La prima fase dei lavori è costata quasi 3 milioni (finanziati con la Cassa depositi e prestiti) e ha riguardato la manutenzione straordinaria della sola copertura. I lavori si sono conclusi nel 2020. Il secondo intervento, inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche 2023, costerà 8 milioni, di cui 5 a valere sul fondo Sport e Periferie (Legge 9/2016) e 3 recuperati da una delibera del Cipe del 2009.

Questa seconda tranche di lavori sarà gestita dal Coni tramite la società Sport e Salute (la vecchia Coni Servizi) grazie a una convezione firmata dall’Amministrazione Orlando nel 2016 e rinnovata nel 2022 quando Sport e Salute è subentrata al Coni come stazione appaltante. In seguito a un bando di gara di Invitalia, il progetto è stato messo a punto ad aprile 2023 dal Raggruppamento temporaneo di professionisti costituito dalla società Intera Srl come mandataria e da Sering Srl e l’ingegnere Linuccia Spada come mandanti.

Anche in questo caso non sono mancati gli intoppi burocratici: a marzo dell’anno scorso il Genio civile ha archiviato la richiesta di Sport e Salute per la convocazione della conferenza dei servizi perché il Rup (il Responsabile unico del procedimento) era un tecnico del Comitato olimpico anziché un dirigente di Palazzo delle Aquile. Tra la nomina del nuovo Rup comunale e il via libera definitivo del Genio civile alla convocazione della conferenza dei servizi, si arriva a ottobre 2023.

Alla fine dei lavori l’impianto, oltre a ospitare eventi musicali teatrali e politici, sarà omologato per le competizioni internazionali di pallavolo, basket e pallamano, con spogliatoi e servizi igienici per atleti, istruttori, giudici e pubblico, tribune da 3.571 posti, locale di primo soccorso per gli atleti e l’antidoping, hall, bar, uffici, zona stampa, depositi e impianti tecnologici. Come si legge nella delibera, al momento il Palasport versa in uno stato di “forte degrado dovuto alle condizioni di abbandono e, principalmente, alle continue manomissioni provocate nel tempo dall’accesso di persone non autorizzate”, che negli anni hanno rubato di tutto: serramenti, cavi elettrici, lattonerie, sanitari e rubinetterie. Non si contano, inoltre, gli atti vandalici, tra incendi, graffiti e demolizioni varie. In pratica oggi l’impianto si è ridotto a uno scheletro, “in gran parte svuotato, presentandosi nella sua consistenza quasi alla sola ossatura muraria”. Le pareti, senza più il riparo degli infissi, sono perlopiù ammalorate, i pavimenti sono fessurati in alcuni punti e mancano gli impianti frigoriferi, di trattamento dell’aria e di climatizzazione. Il cantiere, una volta aggiudicato, durerà un anno e mezzo e sono previste penali per ogni giorno di ritardo.

Il campo da baseball versa in condizioni di totale abbandono

A poche centinaia di metri dal Palasport c’è poi un’altra struttura che si trova in una condizione simile, tant’è che in futuro si vorrebbe creare un’unica cittadella dello sport: il Diamante del baseball. Inaugurato in pompa magna nel 1997 in occasione delle Universiadi e dei successivi mondiali di baseball del 1998 (con tanto di esibizione nientemeno che di Liza Minnelli, atterrata sul prato in elicottero), l’impianto è stato sfruttato pochissimo fino al 2012 e chiuso definitivamente nel 2014. Attualmente, dopo diversi atti di vandalismo, versa in uno stato di estremo degrado (in particolare la tribuna) e viene usato come rifugio da persone senza fissa dimora. Il campo da baseball versa in condizioni di totale abbandono, infestato da vegetazione spontanea (al pari del parcheggio), il sistema di illuminazione del campo è ormai compromesso e due delle torri faro sono crollate.

Per rilanciarlo nel 2016 il Comune ha partecipato a un concorso di idee del Mibact per la riqualificazione di dieci aree urbane periferiche, presentando un progetto da 4,2 milioni. Una volta selezionato il progetto vincitore, il Comune ha ottenuto un finanziamento di 4,7 milioni grazie al programma Ruis (Riqualificazione Urbana, Infrastrutture e Sicurezza). Passano altri anni e finalmente, a ottobre 2022, la progettazione dell’intervento di manutenzione straordinaria del Diamante è stata affidata (tramite procedura negoziata senza bando) ai vincitori del concorso, un Rtp composto dall’architetto capogruppo Sergio Luzio e dai mandanti Pietro Faraone (ingegnere) e Studio Faraone Srl, l’ingegnere Francesco Russo e il geologo Gian Vito Graziano con lo studio geologico Graziano e Masi. Il progetto definitivo è stato trasmesso al Comune a novembre e approvato dalla Giunta un mese dopo.

L’intervento riguarderà il recupero del campo da baseball (prevedendone un utilizzo polifunzionale), il rifacimento dell’impianto di illuminazione del campo con adeguamento delle torri faro, il recupero degli spogliatoi per gli atleti, della biglietteria, dei percorsi di accesso, dei parcheggi e delle ringhiere perimetrali, la messa in sicurezza della tribuna coperta, la manutenzione e riconfigurazione parziale delle aree esterne e delle aiuole, l’installazione dell’arredo esterno e interno e l’adeguamento dei sottoservizi a rete. I lavori saranno divisi in due lotti: il primo riguarderà il campo da gioco, le torri faro e gli spogliatoi, il secondo la biglietteria, i parcheggi, i percorsi, le aiuole e la tribuna.

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