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Rapine ai distributori nel Palermitano, arrestato membro banda del flex

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Rapine ai distributori nel Palermitano, arrestato membro banda del flex

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giovedì 30 Dicembre 2021

In questi ultimi mesi sono stati diversi i colpi della banda del flex a Palermo e provincia. Identificato e arrestato uno dei presunti assalitori

In questi ultimi mesi sono stati diversi i colpi della banda del flex a Palermo e in provincia. Sono in corso indagini dei carabinieri di Bagheria e della Compagnia di Piazza Verdi per risalire ai due complici e stabilire se i tre del commando siano responsabili di altri colpi compiuti nelle scorse settimane.

In carcere un presunto membro della banda del flex

L’uomo arrestato su ordine del gip di Termini Imerese, Angela Lo Piparo, è Salvatore Scalia, 39 anni, residente a Marineo. Secondo le indagini condotte dalla compagnia di Bagheria e dai carabinieri di Palermo piazza Verdi, l’arrestato, insieme due complici, avrebbe scassinato la cassa del self service del distributore di benzina e prima di aggredire, picchiare e rapinare il custode dell’impianto che si trovava nel bar del distributore.

L’ultimo colpo a novembre, un bottino da otto mila euro

In particolare, il Giudice per le indagini preliminari ha ritenuto esistere dei gravi indizi di colpevolezza in relazione all`evento delittuoso commesso la notte del 24 novembre scorso a Ciminna, quando, insieme a due complici, il 39enne avrebbe minacciato e aggredito fisicamente il custode di un distributore di carburante sulla S.S. 121, nel territorio a confine tra i comuni di Ciminna e Mezzojuso, al fine di impossessarsi del denaro presente nella stazione di servizio e di altri oggetti, per un valore totale di oltre 8.000 euro.

A questo fine, la banda avrebbe costretto con la forza il custode ad aprire la cassa automatica “self-service” del distributore di carburante, forzando inoltre la cassaforte presente all`interno del punto vendita collegato allo stesso distributore con un “flex”.

Il custode è stato portato al pronto soccorso del Buccheri La Ferla di Palermo per essere medicato. I tre erano arrivati con una Alfa Romeo 147, la stessa auto che sarebbe stata utilizzata per compiere altri colpi, non solo a Palermo ma anche a Catania. Come ricostruito nell’ordinanza del gip, Scalia, insieme ad una donna residente a Palermo, il 29 novembre era stato arrestato dai poliziotti della questura di Catania accusato di furto aggravato a una tabaccheria nel centro etneo.

L’auto era la stessa le targhe diverse, oggetto di furto nei giorni precedenti. Gli agenti di polizia avevano sequestrato due targhe rubate, due smerigliatrici, le batterie, un carica batterie e 12 dischi per il fliex di varie dimensione. In queste ultime settimane sono stati diversi i colpi messi a segno ai danni di distributori: il 27 novembre sulla statale Palermo-Sciacca nei pressi di San Giuseppe Jato (stessa auto); il primo novembre e la notte 15 e il 16 novembre erano stati denunciati un furto e un tentato furto a un distributore a Palermo; il 15 novembre un altro colpo ai danni di un altro distributore Eni di Palermo; il 3 dicembre alla stazione di servizio Eco Energy di Palermo; l’1 dicembre altro furto a Palermo.

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