Il Parlamento siciliano guarda già all’esercizio provvisorio - QdS

Il Parlamento siciliano guarda già all’esercizio provvisorio

redazione

Il Parlamento siciliano guarda già all’esercizio provvisorio

sabato 10 Dicembre 2022

Da Sud chiama Nord e Sicilia Vera un ordine del giorno urgente. Al fine di consentire gestione spesa corrente e interventi urgenti

PALERMO – Sud chiama Nord e Sicilia Vera hanno presentato all’Assemblea regionale siciliana, un ordine del giorno urgente relativo all’autorizzazione all’esercizio provvisorio per l’anno 2023.

Nei giorni scorsi i parlamentari De Luca, Geraci, Balsamo, Lombardo, De Leo, La Vardera, Sciotto e Vasta avevano anticipato la presentazione di un disegno di legge per l’autorizzazione all’esercizio provvisorio per l’anno 2023 al fine di consentire la gestione della spesa di natura corrente e gli interventi di somma urgenza.

“La Sezione riunite della Corte dei Conti – spiega il coordinatore Danilo lo Giudice – ha sospeso il giudizio di parificazione del rendiconto della Regione per il 2020 contestando numerose irregolarità nel conto economico e nel conto patrimoniale oltre che il risultato di amministrazione. Nelle motivazioni di tali irregolarità, oltre a una trentina di partite contabili contestate nei capitoli di entrata, di spesa e dei residui attivi e passivi, la Corte dei Conti ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del ripiano del disavanzo di 2,2 miliardi che la regione siciliana ha spalmato in dieci esercizi finanziari mentre per i giudici andava fatto in tre anni”.

“A tal proposito – prosegue Lo Giudice – la Corte dei Conti ritiene che tale rateizzazione non potesse essere fatta tramite un decreto legislativo, ma attraverso una norma legislativa e, comunque, il provvedimento è stato fatto prima che fosse approvato lo stesso decreto legislativo”.

L’Assessore all’Economia, nel corso della seduta del 6 dicembre 2023, ha comunicato al parlamento l’intenzione di procedere ad un’attenta ed accurata analisi di tutte le poste di bilancio e le loro reali consistenze al fine di porre in essere una vera e propria “Operazione verità” sui conti della Regione Siciliana che Sicilia Vera e Sud chiama Nord ha più volte auspicato. Il governo attuale dovrebbe accantonare già nel prossimo bilancio 866 milioni di euro in attesa del pronunciamento della Consulta, oltre a dovere ripianare un ulteriore disavanzo di 300 milioni euro per le partite contabili ritenute irregolari nel conto economico ed in quello patrimoniale.

“Alla luce di ciò – afferma Lo Giudice – impegniamo il governo regionale e per esso il presidente della Regione e l’assessore regionale dell’economia a notiziare dettagliatamente e con urgenza il Parlamento sul quadro complessivo della situazione finanziaria della Regione e delle partecipate, anche al fine di sottoporre all’aula il disegno di legge di autorizzazione all’esercizio provvisorio fino ad aprile 2023”.

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