Approvata dalla Commissione provinciale la delibera che certifica la candidatura unica e che gli attribuisce automaticamente la funzione. Quest'ultima sarà sancita, all'attenuarsi dell'emergenza coronavirus, dall'assemblea provinciale
“La delibera della Commissione provinciale che certifica la mia candidatura unica a segretario del Pd catanese, mi attribuisce automaticamente la funzione. Quest’ultima sarà poi sancita, all’attenuarsi dell’emergenza coronavirus, dalla proclamazione dell’assemblea provinciale. Tutto ciò mi inorgoglisce e fa emergere in me, durante questa drammatica pandemia, il senso di una pesante responsabilità”.
Lo afferma in una nota Angelo Villari, catanese, 61 anni, che, dopo una lunga militanza nel sindacato è stato, fino a sei anni fa, segretario provinciale della Cgil etna, dal 2014 al 2017, è stato assessore al Welfare nella Giunta Bianco ed è attualmente nella Direzione nazionale del Pd.
Nella nota, Villari, dopo aver ringraziato la Commissione Provinciale per il Congresso e tutti i dirigenti e gli iscritti al Pd di Catania, sottolinea che “quest’unità del partito catanese rappresenta per me un valore che non sarà disperso e che tutti assieme assumiamo”.
“Indubbiamente – scrive Villari – la pandemia in corso sta segnando la nostra società e anche il nostro territorio. Ma l’azione politica non può e non deve fermarsi. Ci attende un compito tanto impegnativo, quanto stimolante: rendere il Partito Democratico nuovamente protagonista su un territorio che in questa fase affronta, oltre alla questione sanitaria, problemi difficilissimi sul piano economico e sociale”.
Per Villari “è essenziale che il Pd si riorganizzi e riprenda il suo cammino facendo leva sulla partecipazione delle migliaia di tesserati, di simpatizzanti e di elettori che, in tutte le comunità della nostra provincia, con fiducia guardano al nostro operato e al partito nuovo che con il congresso nazionale del 2019 ha reso chiara e rafforzata la sua azione politica”.
“Confronto e dialogo, dunque – afferma Villari -, all’interno ma anche all’esterno del nostro perimetro operativo. La graduale ripresa dopo il blocco delle attività dovrà essere infatti l’occasione per avviare un proficuo confronto con le forze sociali e produttive che animano il territorio, la rete dell’associazionismo, il mondo della cultura e tutta la società civile per dar vita a fucina di proposte e di idee per il rilancio della nostra provincia che non può prescindere da una battaglia alla criminalità e alle mafie”.
Tra gli obiettivi “la centralità della buona e piena occupazione attraverso uno sviluppo che sostenga tutte le imprese (piccole, medie, artigianali insieme alle attività professionali), e il principio della solidarietà insieme al rafforzamento dei servizi pubblici (sanità, welfare, istruzione) che devono garantire i diritti fondamentali per non lasciare soli i cittadini”.
