Pediatria siciliana, “da molti anni si assiste a riduzione del numero di professionisti” - QdS

Pediatria siciliana, “da molti anni si assiste a riduzione del numero di professionisti”

redazione

Pediatria siciliana, “da molti anni si assiste a riduzione del numero di professionisti”

venerdì 15 Luglio 2022

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni del pediatra Corrado Micale

Caro Direttore,

Il sistema sanitario nazionale (SSN) prevede da più di quarant’anni l’assistenza pediatrica (Pediatria di libera scelta) gratuita per bambini da zero a quattordici anni. Il pediatra si occupa del benessere di questi bambini, sia dal punto di vista fisico che della crescita psico emozionale.

Da molti anni assisto alla riduzione del numero dei Pediatri (PLS) su tutto il territorio siciliano a causa di tre principali motivi:

– pediatri che per limite di età vanno in pensione e non vengono sostituiti da giovani pediatri;
– mancata programmazione da parte delle amministrazioni sanitarie sia regionale che provinciali;
– organizzazioni sindacali di categoria senza una vision sul futuro della professione, limitandosi a garantire i privilegi dei pediatri già inseriti (che lavorano).

In questo scenario, è indubbio che quando il cittadino, non trovando assistenza qualificata, si rivolge al medico di medicina generale, questo dovrebbe rappresentare un fallimento della nostra assistenza sanitaria. In passato ed anche adesso nonostante il legislatore avesse previsto un tetto massimo di assistiti di n°880, questo in certe situazioni viene disatteso (si arriva ad oltre 1200-1300 ed oltre) che va chiaramente a scapito della qualità dell’assistenza; così facendo si crea una forma di diseguaglianza assistenziale e di contro disparità economiche fra pediatri, assistendo anche ad un trattamento economico-pensionistico discriminativo.

Vorrei fare un appello in primo luogo alle famiglie che dovrebbero avanzare a viva voce il loro diritto ad avere la possibilità di avere un pediatra e di poter effettuare anche dei cambi se il rapporto fiduciario venisse a cadere; dove sono le associazioni dei consumatori che dovrebbero garantire il rispetto delle regole e la corretta applicazione dei contratti lavorativi? Chiedo l’attenzione su questo argomento, che a me sta molto a cuore, che è di estrema attualità ed importanza visto il momento storico che stiamo vivendo e che vivremo.

Faccio un appello agli amministratori sanitari che si attivino per non creare questo disservizio ed una interruzione assistenziale obbligatoria, ai legislatori affinchè si capisca il vero motivo del mancato inserimento di nuovi pediatri (avendo un elenco di pediatri disoccupati), e chiedo alla stampa di accendere i riflettori su questo argomento che ha un valore sociale e culturale sul benessere delle nuove generazioni e sul futuro della società. Mi auguro che tanti colleghi Pediatri possano condividere queste riflessioni- osservazioni.

Corrado Micale
Catania

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