Villa Romana del Casale, riecco i turisti - QdS

Villa Romana del Casale, riecco i turisti

redazione

Villa Romana del Casale, riecco i turisti

giovedì 30 Luglio 2020

L’area culturale piazzase ha accolto proprio nei giorni scorsi i primi gruppi di visitatori stranieri. Ma per l’assessore Ettore Messina non mancano le criticità: “Troppa burocrazia”

PIAZZA ARMERINA (EN) – Un’estate da salvare, nel tentativo di lasciarsi alle spalle l’emergenza Coronavirus. Nei giorni scorsi, infatti, è partita ufficialmente la stagione turistica a Piazza Armerina, con le strutture ricettive che si sono messe in gioco, insieme ai ristoranti, anche grazie alla presenza del turismo di prossimità.

Si riparte dai siciliani, insomma, ma anche da piccoli gruppi di turisti stranieri, che dopo mesi di assenza hanno iniziato a frequentare nuovamente la Villa Romana del Casale, che fino al prossimo 25 ottobre resterà aperta anche nelle ore serali (con orario continuato dalle 9 alle 23, ultimo ingresso alle 22).

“Riparte il turismo internazionale alle Villa Romana del Casale – ha commentato l’assessore comunale ai Beni culturali, Ettore Messina – con vari gruppi di polacchi e francesi e con l’apertura anche durante le ore serali diventerà utile per il visitatore il pernottamento in zona”.

Una ripartenza che però non è tutta rose e fiori, come ha sottolineato lo stesso assessore Messina. “Unico neo – ha detto – la burocrazia eccessiva e non coordinata, che cozza con il sistema turismo agile e snello. Per esempio, nei siti archeologici l’ingresso è limitato a gruppi di 13 persone per guida, quindi un gruppo di cinquanta persone dovrà pagare tre-quattro guide anche se arriva alla Villa romana con un bus gran turismo dove hanno viaggiato tutti insieme e senza distanziamento, per non parlare del viaggio in aereo. Tutto ciò significa che la visita al sito costerà il doppio o il triplo rispetto all’anno scorso, danneggiando gravemente il settore turistico già fortemente compromesso.

“Mi confronterò a breve con l’assessorato regionale ai Beni culturali – ha concluso il rappresentante della Giunta comunale di Piazza Armerina – per far presenti questi problemi e risolverli”.

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