Più di 24 mila infortuni sul lavoro, Sicilia ottava regione in Italia - QdS

Più di 24 mila infortuni sul lavoro, Sicilia ottava regione in Italia

Serena Giovanna Grasso

Più di 24 mila infortuni sul lavoro, Sicilia ottava regione in Italia

giovedì 16 Maggio 2019

Osservatorio consulenti del lavoro: Trapani ed Agrigento tra le province con più incidenti mortali. A Siracusa e Palermo incidenza di tumori più alta di Taranto (in ordine 15, 14,6 e 14,4%)

PALERMO – Il lavoro in Sicilia tante volte manca, ma tante altre (quando si ha la fortuna e la capacità di averlo) è macchiato di sangue e intriso di malattie professionali.

Nel 2018 sono state presentate 641.261 denunce di infortuni sul lavoro relative ai lavoratori assicurati Inail (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro), di cui 1.133 con esito mortale. Questi sono solo alcuni degli allarmanti dati contenuti all’interno del rapporto “Infortuni sul lavoro e malattie professionali: la mappa delle province italiane”, redatto dall’osservatorio statistico dei consulenti del lavoro.

La Sicilia è l’ottava regione per maggior numero di denunce di infortuni (24.077), preceduta da Puglia (27.224), Lazio (33.667), Piemonte (39.612), Toscana (41.092), Veneto (65.339), Emilia Romagna (74.663) e Lombardia (98.506). Rispetto al 2017, il numero di denunce in Sicilia ha subito una contrazione pari allo 0,7%, ma non per questo il dato appare meno preoccupante.

Infatti, bisogna tenere in considerazione il fatto che nella nostra regione il tasso di occupazione è assai più contenuto: dunque, l’incidenza degli infortuni appare maggiormente marcata. Per non parlar poi del fatto che il numero degli infortuni potrebbe anche essere superiore: infatti, a causa della dilagante presenza del lavoro nero nella nostra regione, gli infortuni che avvengono tra questi lavoratori non vengono nemmeno denunciati.

Trentasei degli infortuni denunciati in Sicilia ha avuto esito mortale (il 29,4% in meno rispetto all’anno precedente). Trapani ed Agrigento figurano tra le prime dieci province in Italia per maggior incidenza di infortuni con esito mortale ogni mille incidenti denunciati (rispettivamente al settimo e nono posto con 3,83 e 3,11 eventi ogni mille casi). Crotone apre la tragica classifica (6,26), a seguire troviamo Isernia (5,90), Campobasso (4,75), Caserta (4,39) e Vibo Valentia (4,11).

In generale, le province siciliane si collocano tra i primi sessanta posti per mortalità sul lavoro: Enna ventiduesima (2,42), Caltanissetta quarantesima (1,80), Messina quarantasettesima (1,65), Palermo cinquantesima (1,59) e Catania cinquantaseiesima (1,45). Ragusa e Siracusa si distanziano in modo significativo (rispettivamente settantasettesima e ottantottesima, con 1,05 e 0,93).

Relativamente alle malattie professionali, nel 2018 l’Inail ha protocollato 59.585 domande di denuncia, in crescita del 2,5% rispetto al 2017. Le vibrazioni occupano il secondo posto (il 18% del totale) fra gli agenti causali di malattie professionali. Mentre il sollevamento di carichi è il terzo agente causale di malattie professionali (17% del totale).

Particolarmente significativa è anche l’incidenza di tumori che rappresentano la malattia professionale maggiormente correlata al rischio vita. Nel 2018 sono state effettuate 2.461 denunce. L’agente causale principale è rappresentato dalle fibre di amianto (oltre il 70% dei casi determinati negli ultimi due anni) e interessa prevalentemente gli addetti all’industria metalmeccanica.

Tra le prime venti province italiane per incidenza dei tumori sul totale delle malattie professionali denunciate troviamo ben due province siciliane: Siracusa e Palermo (rispettivamente decima e undicesima con 15% e 14,6%). Addirittura ci collochiamo al di sopra di Taranto (dodicesima con il 14,4%). Mentre Caltanissetta, Agrigento, Messina, Catania e Ragusa si collocano tra i primi cinquanta posti (dal ventiduesimo al quarantottesimo, dal 9,1% al 4,2%).

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