Le Pmi siciliane e la digitalizzazione, servono competenze

Le Pmi siciliane corrono verso la digitalizzazione, ma servono competenze che non si trovano

Antonino Lo Re

Le Pmi siciliane corrono verso la digitalizzazione, ma servono competenze che non si trovano

Antonio Giordano  |
sabato 02 Settembre 2023

I dati sono stati raccolti nella quarta edizione della ricerca che ha coinvolto 1500 pmi a livello nazionale

Il 77% delle pmi siciliane dichiara di aver già fatto ricorso agli incentivi previsti dal Pnrr per quanto riguarda la digitalizzazione, una dato superiore alla media nazionale e che indica una maggiore propensione verso queste tematiche. Mentre il 35% vuole provare ad utilizzare i fondi come il React-Eu a sostegno delle PMI e professionisti contro il caro bollette. Ma per farlo servono competenze che, spesso, non si trovano. Questo quello che emerge da un sondaggio realizzato da Qonto, la start up che propone una soluzione per la gestione finanziaria delle piccole e medie imprese. I dati sono stati raccolti nella quarta edizione della ricerca che ha coinvolto 1500 pmi a livello nazionale. La survey indaga lo stato di digitalizzazione delle PMI della regione, analizzandone il comportamento nei confronti degli incentivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la formazione e le competenze maggiormente richieste dal mercato.

Le PMI in Sicilia

Il Pnrr, organizzato in 6 missioni, prevede per l’Italia 191,5 miliardi di euro di fondi per innovazione e digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale entro il 2026. Fino a oggi l’Italia ha ricevuto dall’Ue quasi 67 miliardi di euro per finanziario, a cui si aggiungono i 35 miliardi della terza rata che dovrebbero arrivare entro la fine del 2023. Il 77% delle PMI attive sul territorio siciliano ha dichiarato di aver già fatto ricorso agli incentivi previsti dal PNRR. Questo dato è nettamente superiore alla media nazionale (55%) ed è in linea con quanto emerso dall’Osservatorio Qonto 2022, secondo cui oltre il 76% delle piccole e medie imprese della Sicilia intervistate aveva già fatto ricorso o aveva intenzione di far ricorso agli incentivi previsti dal PNRR. Tra coloro i quali non hanno ancora fatto ricorso ai fondi, tuttavia, il 67% ha intenzione di usufruirne nel corso del 2023. Per quanto riguarda gli impieghi dei fondi, l’83% ha dichiarato di utilizzare gli incentivi per investire nella digitalizzazione e innovazione tecnologica della propria impresa. Inoltre, il 36% delle PMI del territorio italiano ha dichiarato di aver utilizzato e di voler utilizzare i fondi come il React-Eu a sostegno delle PMI e professionisti contro il caro bollette, che per l’Italia presenta una disponibilità di 14,4 miliardi. Il dato della Regione è in linea con la media nazionale del 35%.

Servono competenze

L’impegno verso la digitalizzazione implica la disponibilità di risorse formate e competenti, il 64% dichiara infatti di avere necessità di profili con expertise specifiche per la propria azienda (leggermente più basso del dato nazionale del 66%), ma il 53% riscontra difficoltà nel reperire questi stessi profili (anche in questo caso inferiore alla media nazionale del 56%). Digitalizzazione e innovazione sono aspetti che vanno di pari passo e la spinta verso l’innovazione tecnologica è confermata anche dal 41% degli intervistati che dichiara di aver adottato o aver intenzione di adottare nel prossimo futuro tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale nella propria azienda.

PMI in Sicilia: il 66% ha almeno un conto digital

L’indagine Qonto rivela che il 66% delle imprese ha almeno un conto digital (la media nazionale è del 62%). Il 70% delle PMI preferisce effettuare pagamenti con carte di credito e debito (sostanzialmente in linea con il dato nazionale del 72%), il 21% (percentuale di poco inferiore alla media nazionale 22,5%) si affida a pagamenti via app e solo l’8% in contanti (5,5% per le PMi di tutto il territorio italiano).

Spalletti: “Sicilia supera la media nazionale”

“Il PNRR si sta dimostrando una notevole opportunità per tantissime aziende italiane, che come dimostrano i dati del nostro Osservatorio, utilizzano i fondi per digitalizzare il proprio business e dimostrarsi sempre più competitive sul mercato. La Sicilia segue questo trend, superando in alcuni aspetti la media nazionale e dimostrando la propensione degli imprenditori della Regione verso l’innovazione e la digitalizzazione”, commenta Mariano Spalletti, Country Director di Qonto in Italia. “Come Qonto, siamo in prima linea nel supportare le imprese con sempre nuovi strumenti progettati sulle loro esigenze lavorative, che permettano a imprenditori e manager di focalizzarsi sull’evoluzione del proprio business attraverso la digitalizzazione di svariate attività quotidiane”.

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