Ponte sullo Stretto, Anci Sicilia e l'appello per le infrastrutture

Ponte sullo Stretto, Anci: “Strategico solo se accompagnato ad adeguate infrastrutture”

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Ponte sullo Stretto, Anci: “Strategico solo se accompagnato ad adeguate infrastrutture”

Redazione  |
lunedì 17 Aprile 2023

Le parole del presidente di Anci Sicilia durante l'audizione davanti alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera.

“La scelta del Governo di realizzare un collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria potrà comportare un miglioramento per l’Isola e per la qualità di vita dei cittadini solamente se strettamente legata ad un complessivo rafforzamento infrastrutturale. Diversamente si rischia di alimentare, per l’ennesima volta, una legittima aspettativa per poi mortificarla”. Sono queste le parole dell’Anci Sicilia, espresse dal presidente Paolo Amenta durante l’audizione davanti alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera sul tema infrastrutture e ponte sullo Stretto.

Una riunione avvenuta pochi giorni dopo l’approvazione del Def e le polemiche scatenate dall’assenza – almeno fino alla prossima Legge di Bilancio – di copertura finanziaria per la realizzazione del progetto. Hanno partecipato all’incontro, oltre al presidente di Anci Sicilia Paolo Amenta, gli onorevoli Mauro Rotelli e Salvatore Deidda.

Ponte sullo Stretto, Anci Sicilia e l’appello per migliorare le infrastrutture

“Il Ponte potrà avere una funzione di opera strategica – ha aggiunto Amenta – se accompagnato, oltre che dall’alta velocità, da adeguate infrastrutture viarie che colleghino il resto d’Italia con le aree turistiche e con gli aeroporti e i porti di Gioia Tauro, Augusta e Gela, attraverso un sistema intermodale”.

“Rispetto a ciò – avverte il numero uno dell’associazione del Comuni siciliani -, i cantieri di Anas e Ferrovie dello Stato sono il primo banco di prova per misurare la reale volontà di attenzione nei confronti della Sicilia. Analoga e indispensabile attenzione dovrà essere riservata a iniziative finalizzate a ridurre il peso che le tariffe aeree hanno sulle tasche dei siciliani”.

Per il presidente di Anci Sicilia, infatti, “il superamento dello svantaggio legato all’insularità potrà essere percepibile solamente quando il sistema di mobilità integrato sarà strettamente connesso alle opportunità legate alle Zes (Zone economiche speciali) che dovranno vedere un rafforzamento e una estensione funzionale. Le aziende che decideranno di investire in Sicilia e in Calabria potranno essere attratte da trasporti agevoli e da vantaggi fiscali, dovranno poter raggiungere i mercati del nord ed essere connesse attraverso una reale inter-modalità”.

“Serve Chiarezza”

“Con riferimento al cronoprogramma si ritiene fondamentale che sia fatta, quanto prima, chiarezza sul piano finanziario, su quante siano le risorse economiche necessarie e su come sia fattibile il reperimento delle stesse. Sotto altro profilo si ritiene opportuno individuare le modalità con cui garantire un innalzamento del livello dei controlli in ordine alla gestione degli appalti”, aggiunge Anci Sicilia, in riferimento anche alle rivelazioni del Def sul Ponte sullo Stretto.

“La costruzione del Ponte fino alla sua completa e operativa realizzazione non potrà rappresentare in alcun modo una rinunzia ai benefici legati alla condizione di insularità o all’obbligo costituzionalmente disciplinato di rimuovere gli svantaggi ad essa legati. Benefici che, a differenza di quanto accaduto sin d’ora, si ritiene debbano essere di entità significativamente maggiore. Se si sceglie di realizzare il Ponte, è indispensabile che si decida realmente di realizzarlo e che si eviti in tutti i modi il rischio di un ‘pantano’, che rappresenterebbe la prospettiva peggiore tra le possibili”.

Immagine di repertorio

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