Prima intervista per Luca Parmitano, "Mi sento in forma" - QdS

Prima intervista per Luca Parmitano, “Mi sento in forma”

redazione web

Prima intervista per Luca Parmitano, “Mi sento in forma”

venerdì 07 Febbraio 2020

Dopo duecento giorni nello spazio, adesso due mesi per il recupero attendono l'astronauta catanese. Che, in una serie di dichiarazioni rilasciate in Germania, si dice felice e orgoglioso per quanto fatto dal suo equipaggio. GUARDA IL VIDEO

“Mi sento molto in forma per essere appena rientrato da una missione di lunga durata”.

Così l’astronauta catanese Luca Parmitano ha rassicurato tutti sulle sue condizioni di salute a poche ore dal rientro a Terra dalla missione Beyond.

Lo ha fatto in un’intervista video all’Agenzia Spaziale Europea (Esa), registrata nella notte, dopo il suo arrivo in Germania, nel Centro per l’addestramento degli astronauti europei di Colonia.

Seduto su una poltrona blu nella sua tuta di ordinanza, AstroLuca ha raccontato con voce leggermente affaticata le sensazioni del rientro e le tappe che lo attendono nelle prossime settimane.

“Mi sento bene – ha detto – un po’ pesante perché è il primo effetto che sentiamo sul corpo, ma me l’aspettavo. Ero pronto perché è già la seconda volta”.

“Mi sono sentito molto più a mio agio” rispetto al primo rientro a bordo della Soyuz, sperimentato alla fine della precedente missione, Volare.

“La seconda volta è decisamente più facile, forse perché mentalmente sei già pronto” e forse anche perché stavolta “l’atterraggio è stato verticale”, e dunque “più semplice”.

Ora, ha spiegato, “ci vorrà circa una settimana prima di sentirmi perfettamente a mio agio sulla Terra, per una questione vestibolare, di equilibrio e anche perché il corpo si abitui ad avere un peso”.

Poi inizierà la fase di riabilitazione vera e propria, per arrivare a un pieno recupero fisico e tornare, per esempio, a correre e allenarsi: ci vorranno circa sei settimane, comunque “non più di due mesi”.

Per il momento l’astronauta si gode “la bellezza di ritrovarsi a Terra, che è il nostro mondo naturale”, ma sa già che “dopo un po’ sicuramente mi mancherà quella pienezza della vita a bordo” della Stazione spaziale.

Astroluca ha ricordato ancora la grande emozione provata quando ha preso l’incarico di comandante, rivissuta ancora più intensamente l’altro giorno durante il passaggio di consegne al collega russo Oleg Skripochka.

In questi mesi l’equipaggio “ha fatto un lavoro incredibile, con grande grinta e grande resilienza”.

“Io – ha concluso – sono orgoglioso del loro lavoro: spero che loro lo siano altrettanto”.

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