Movida fuori controllo in provincia di Ragusa - QdS

Movida fuori controllo in provincia di Ragusa

Stefania Zaccaria

Movida fuori controllo in provincia di Ragusa

mercoledì 27 Maggio 2020

Troppa superficialità nel primo fine settimana dopo il lockdown. Ora si pensa a misure più restrittive. Il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì: “O la situazione rientra, o chiudo in anticipo i locali”

RAGUSA – Il primo weekend di ‘fine lockdown’ è appena passato e si contano già le polemiche di quello che è successo nelle città. Seppur la provincia iblea sia stata la più virtuosa – o la più fortunata – in Sicilia, con il minor numero di positivi, ciò non giustifica e non legittima l’abbassamento della guardia.

In realtà, nel primo fine settimana dopo la quarantena ci si aspettava un’uscita massiccia dalle proprie abitazioni. Sono stati soprattutto i giovani che si sono riversati nelle frazioni marittime, in particolare a Marina di Ragusa e Marina di Modica. Pochi i controlli, poche le Forze dell’Ordine in servizio nelle zone più trafficate.

Già il primo cittadino del capoluogo ibleo Peppe Cassì aveva tuonato qualche giorno fa. “Avevamo fatto un chiaro appello alla ragionevolezza e alla collaborazione per ripartire insieme, nel rispetto delle norme e nell’interesse della comunità intera – ha sottolineato commentando delle fotografie che mostravano intere comitive davanti ai locali ragusani senza le opportune distanze -. Evidentemente non tutti hanno compreso. Ultima chiamata: o già da questa sera la situazione rientrerà nei parametri consentiti, o disporrò l’immediata chiusura anticipata dei locali e il blocco delle strade interessate”.

Il messaggio ‘intimidatorio’ lanciato sabato sera non ha sortito però gli effetti sperati. “In assenza di un adeguato senso di responsabilità da parte di tutti – ha evidenziato il presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola – sembra chiaro che il rischio è quello di andare incontro a chiusure forzate che sarebbero davvero una disdetta per quei locali che erano già stati costretti a serrare i battenti. Locali che dobbiamo pensare in tutti i modi a tutelare. Fare i conti con un altro lockdown è impensabile.

Al di là dell’andamento dei contagi, che per il momento sembra essere meno preoccupante, è indispensabile, come raccomandano tutte le autorità sanitarie, non abbassare la guardia. Per cui invitiamo il sindaco di Ragusa, tra l’altro anche nella qualità di massima autorità sanitaria cittadina, ad adottare tutte le misure ritenute opportune per far sì che a partire dal prossimo fine settimana non si ripetano le scene di confusione e assembramento che abbiamo visto sui social e che abbiamo verificato di persona.

Occorrerà potenziare la campagna di sensibilizzazione, adottare misure sanzionatorie più stringenti, perché, purtroppo, abbiamo capito che senza le necessarie bacchettate non si va da nessuna parte. È alquanto triste quello che stiamo dicendo ma corrisponde alla realtà. Ci sono situazioni che meritano di essere approfondite e ci sarà una settimana di tempo per cercare di arrivare alla definizione del rispetto delle regole prima che possa accadere l’irreparabile”. Anche a Marina di Modica, Pozzallo, Scoglitti il copione è stato lo stesso. Servono misure più restrittive perché non si può rischiare di vanificare tutti i sacrifici compiuti finora.

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