Ragusa, nuove politiche per gestire il fabbisogno abitativo - QdS

Ragusa, nuove politiche per gestire il fabbisogno abitativo

Stefania Zaccaria

Ragusa, nuove politiche per gestire il fabbisogno abitativo

venerdì 17 Dicembre 2021

L’obiettivo è eliminare quella tendenza che in passato ha portato alla nascita di interi quartieri in aree periferiche senza alcun controllo. Il sindaco: “Invertire la rotta disfunzionale”

RAGUSA – Una posizione urbanistica chiara, in controtendenza rispetto alle ‘espansioni’ degli anni passati.

È lo stesso primo cittadino di Ragusa Peppe Cassì a commentare così l’approvazione in Consiglio comunale di nuove politiche di fabbisogno abitativo, diverse quindi dalle determinazioni che hanno portato alla nascita di interi quartieri in aree periferiche senza nessuna previsione adeguata.

“L’Amministrazione comunale – ha detto il sindaco Cassì – ha preso una posizione urbanistica chiara, in controtendenza rispetto alle politiche edificatorie espansionistiche degli anni passati, che hanno di fatto determinato la nascita di interi quartieri in aree periferiche, senza un filo logico, senza la previsione di adeguati servizi ed infrastrutture, senza spazi ed immobili di socialità ed aggregazione, senza una visione urbanistica di insieme, e soprattutto senza che si procedesse ad una reale verifica del fabbisogno abitativo, che è il parametro cardine sul quale deve ruotare qualunque seria pianificazione urbanistica”.

L’approvazione del Consiglio comunale segue studi e approfondimenti effettuati dagli uffici competenti sullo stato di fatto della città.

“È scaturito l’accertamento della assenza, al momento – ha aggiunto Cassì – dei presupposti per una ulteriore espansione delle aree Peep, ed avvalendosi dei propri poteri di pianificazione ci si è assunti la responsabilità di invertire decisamente una rotta che ha prodotto in città le disfunzioni urbanistiche sotto gli occhi di tutti, se è vero, come è vero, che sono circa 15.000 in città gli alloggi abitativi non utilizzati, fatto che ha comportato il crollo del valore degli immobili e del costo delle locazioni. La strada che porta verso la adozione del nuovo Prg è stata imboccata con decisione, anche se i buoi sono già scappati dal recinto e il percorso verso una riconnessione delle varie parti di una città che decresce anziché crescere per numero di abitanti, non sarà breve ed indolore”.

L’opposizione si è detta critica davanti al provvedimento ma c’è anche stato chi, come il consigliere comunale di Ragusa Prossima Gianni Iurato, ha votato in maniera positiva giudicando necessaria l’approvazione dello studio del fabbisogno abitativo.

“Bisogna, però, essere sinceri con la città – ha evidenziato Iurato -. Questo non significa che a partire da domani non ci saranno nuove costruzioni. Infatti, l’atto approvato venerdì sera non fermerà le richieste presentate in passato dai costruttori e che hanno già firmato le convenzioni con il Comune e che, in pratica, sono state fatte salve. E non si tratta, è bene precisarlo, di una o due richieste. Di certo, per il futuro è un atto di notevole rilevanza. Ma passerà ancora qualche tempo prima che questo stesso possa pienamente esplicitare i propri effetti. Purtroppo, il nostro territorio urbano continuerà a cambiare volto”.

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