Ragusa, settore Florovivaistico al collasso - QdS

Ragusa, settore Florovivaistico al collasso

Stefania Zaccaria

Ragusa, settore Florovivaistico al collasso

venerdì 27 Marzo 2020

Centinaia le imprese iblee completamente ferme, al macero interi raccolti. Chiesti interventi alla Regione per sostegno al reddito e blocco pagamenti

RAGUSA – Sono numerose le aziende danneggiate da questa emergenza che ha colpito, improvvisamente, gran parte delle famiglie italiane. Diversi i settori economici ridotti al collasso ma tra quelli maggiormente colpiti ci sono le aziende che si occupano di florovivaismo.

In provincia di Ragusa sono centinaia le imprese del comparto completamente bloccate: interi raccolti buttati al macero, nella stagione per eccellenza dei fiori, immense distese che i produttori non hanno mai potuto immettere sul mercato. Una situazione impensabile – che non si poteva prevedere – ma che di fatto lascia un segno indelebile in queste aziende. “È necessario un piano straordinario di salvataggio – hanno riferito i componenti del direttivo del Movimento politico Sviluppo ibleo che stanno seguendo numerose imprese del settore – per consentire a queste imprese di proseguire la propria attività visto che in molte non hanno più a disposizione neppure un centesimo per continuare. È indispensabile trovare quelle strade che, in momenti come questo, si rendono necessarie per arrivare a tagliare un traguardo che possa consentire a questi imprenditori di attenuare la loro disperazione riguardo a un futuro che, al momento, risulta essere solo pieno zeppo di incertezze”.

Il crollo del comparto si avvicina quasi al 100 per cento, sia perché non ci sono eventi di carattere sociale, sia per la chiusura dei mercati rionali, ma anche per le disdette provenienti dal mercato estero. La richiesta d’aiuto, intanto, è per la Regione. “Chiediamo dunque alla Regione – ha sottolineato la deputata regionale del M5S di Ragusa, Stefania Campo – che adotti, per quanto di competenza, tutte le misure possibili a sostegno del comparto, anche dichiarando lo stato di calamità, affinché si possa consentire agli operatori del settore di beneficiare di moratorie su mutui, finanziamenti e pagamenti per le aziende, cassa integrazione per i lavoratori in deroga alle attuali regole, rinvio del pagamento dei contributi previdenziali e delle imposte, sostegno al reddito per i soci produttori delle cooperative. Chiediamo inoltre di garantire lo sblocco dei pagamenti dei contributi per le aziende florovivaistiche in graduatoria di Pif e Psr che hanno già sostenuto gli investimenti e, al termine del periodo di emergenza, portare avanti un’ampia campagna di sensibilizzazione della popolazione. È il momento in cui anche la Regione siciliana, come sta facendo il governo nazionale – ha aggiunto – destini risorse importanti a sostegno dell’imprenditoria tutta, senza tergiversare e senza perdere un solo momento. Solo così, tutti insieme, potremo programmare un’uscita meno pesante da questa crisi senza precedenti”.

I provvedimenti non saranno di certo immediati: sia a livello nazionale che regionale si sta infatti vagliando come agire perché la crisi è globale e riguarda milioni di persone.

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