Raimondo Todaro, "Serata da sballo" e il dopo "Amici": intervista

Raimondo Todaro, “Serata da sballo” e il futuro dopo “Amici”: l’intervista

webms

Raimondo Todaro, “Serata da sballo” e il futuro dopo “Amici”: l’intervista

Sandy Sciuto  |
giovedì 08 Giugno 2023

Sul palco del Teatro Metropolitan di Catania la Todaro Dance Academy e gli ex allievi di "Amici" si sono esibiti con "Serata da sballo": l'intervista al maestro Raimondo Todaro.

Lo scorso 2 giugno al Teatro Metropolitan di Catania si è svolto l’evento “Serata da Sballo”. Raimondo Todaro – con la sua Todaro Dance Academy, in collaborazione con il Teatro – ha portato nella sua città gli allievi di Amici di cui è stato prof.

Sul palco, infatti, si sono esibiti: Nunzio Stancampiano, Alessio Cavaliere, Christian Stefanelli e il vincitore dell’ultima edizione di Amici Mattia Zenzola insieme a Benedetta Vari. Il teatro si è riempito con circa 1500 persone tra fan ed estimatori che hanno avuto modo di vedere dal vivo i loro beniamini, fare qualche foto e porgergli le loro domande in una serata ricca di arte, talento e amicizia.

Non abbiamo parlato solo della “Serata da Sballo” con Raimondo Todaro, che ha concesso a QdS.it un’intervista a tutto tondo, facendo anche chiarezza sul suo futuro in tv.

Danza e TV, l’intervista a Raimondo Todaro

Il 2 giugno è stato al Teatro Metropolitan di Catania con l’evento “Serata da Sballo”. Perché non è stata una classica serata da ballo?

“Perché fondamentalmente l’idea era di una festa di tutti i miei ragazzi insieme e contemporaneamente, cosa che non era mai successa, e di avere proprio il contatto con il loro pubblico e coloro che li hanno sostenuti in questi due anni. Per questo motivo ho voluto fortemente che le domande le facesse proprio il pubblico. È stato un modo per abbracciarsi”.

Sul palco si sono alternati il vincitore della recente edizione di “Amici” Mattia Zenzola e gli ex allievi Alessio Cavaliere, Benedetta Vari, Nunzio Stancampiano e Christian Stefanelli. Qual è la forza artistica di ognuno di questi ragazzi?

“Sono dei ballerini eccezionali. È inutile dirlo perché altrimenti non sarebbero arrivati così avanti ad ‘Amici’. La cosa bella della serata è stata vedere le differenze tra loro. Sono pazzeschi tutti quanti, ma sono completamente diversi come stili. Credo, quindi, che la forza di ognuno sia la loro unicità.

Mattia Zenzola è il vincitore dell’ultima edizione di Amici. Una sua personale scommessa vinta. Cosa l’ha conquistata da crederci così tanto e più di tutti in lui?

“Semplicemente è un fenomeno. Tecnicamente ha una precisione e un livello qualitativo impressionante per un ragazzo che è entrato a 17 anni ad ‘Amici’ e adesso ne ha appena 19. Stando nel mondo del latino non potevo non puntare su questo ragazzo perché ne nasce uno su un milione così. Per me non era neanche una scommessa, per me era una certezza e una garanzia. L’ho dovuto aspettare perché ha avuto quel brutto infortunio. Mi sono battuto per averlo, però non avevo dubbi sul risultato”.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Teatro Metropolitan di Catania e la Todaro Dance Academy. Qual è la differenza di ballare sul palco di un teatro piuttosto che in uno studio televisivo?

“In primis il pubblico. Nello studio di ‘Amici’, i ragazzi avevano di fronte la giuria e gli altri allievi e non un pubblico così numeroso di circa 1500 persone come quello al Teatro Metropolitan. Poi cambiano completamente gli spazi, la direzione, le pendenze. Un’altra differenza è l’assenza delle telecamere. C’è solo un pubblico davanti. Qualche piccolo cambiamento c’è, ma di base la performance è la stessa”.

L’insegnamento della danza secondo Raimondo Todaro

Cosa significa per Lei, Raimondo Todaro, essere un buon Maestro di danza? Qual è l’allievo ideale da avere in sala?

“Dal mio punto di vista, un buon maestro di danza deve pensare h 24 ai suoi ragazzi. La lezione non finisce in sala, ma il maestro deve accertarsi che facciano una vita sana, che mangino e dormano bene, che si riposino bene e che non facciano cavolate al di fuori della sala perché tutto quello che porti in pista riguarda anche inevitabilmente la tua vita privata. Dico sempre ai ragazzi: ‘Voglio sapere tutto di voi: se avete qualche problemino a casa, se ci sono problemi in famiglia o a scuola’, perché poi sono cose che porti anche in sala”.

“L’allievo ideale da avere in sala è colui che ha l’ossessione per la danza ossia che si sveglia al mattino e il primo pensiero è la danza. Il talento fine a se stesso non serve a nulla. Ho avuto ragazzi con talento, ma che non avevano la testa giusta. Preferisco, invece, che abbiano un talento non da dieci ma da otto, ma che abbiano l’ossessione che poi è quella che ti fa arrivare in alto”.

L’esperienza ad Amici

È stato prof nell’ultima edizione di Amici. Com’è stato lavorare con Maria De Filippi? Di cosa farà tesoro di questa esperienza?

“Lavorare con Maria è stato meraviglioso perché il programma è meraviglioso. Amici ti dà la possibilità di fare il tuo lavoro che è quello dell’insegnante con dei ragazzi di talento scelti tra migliaia che hanno la passione, la voglia e la fame soprattutto. Prendono ogni consiglio, ogni parola, quindi proprio ‘un lavoro semplice e facile’ perché trovi il top del top. Condividi un’esperienza con dei ragazzi con i quali i rapporti rimangono. Oggi gli altri prof. sono dei cari amici, gli allievi sono come dei figli. Ti restano le persone mentre le coreografie vanno e vengono”.

“Io avevo un obiettivo. Dopo 21 anni di Amici dove avevano vinto 16 cantanti e 5 ballerini (ma tra questi non aveva mai vinto un latinista), di vedere vincere un latinista. Ho provato a vedere cosa riuscivo a fare per portare in alto il ballo latino. È arrivato Mattia e mi sono detto: ‘Se non ce la faccio con Mattia, non ce la farò più’. Ho messo anima e corpo nel cercare di alzare questa benedetta coppa e ci siamo riusciti.

È davvero così burrascoso il suo rapporto con Alessandra Celentano?

“Al di fuori del lavoro no. Siamo dei buoni amici e ci troviamo molto bene. Sul lavoro sì, nel senso che non fingiamo. Anzi, per come sono fatto io, per litigare con una persona in maniera così accesa devo averci un rapporto stretto, altrimenti evito anche di discuterci. Abbiamo un rapporto un po’ particolare perché siamo molto legati, ma allo stesso tempo litighiamo tanto perché poi ognuno di noi crede fermamente nel suo lavoro e crede fermamente nei propri ragazzi”.

Il rapporto con la danza

Raimondo Todaro è un ballerino e coreografo. Secondo Lei, di cosa avrebbe bisogno il mondo della danza?

“Secondo me avrebbe bisogno di più investimenti, anche nell’ambito televisivo, perché mi sono reso conto che i ballerini sono tanti e non sempre c’è spazio per tutti e soprattutto sono sempre quelli pagati meno. Non ho mai capito perché un ballerino che si fa un mazzo tanto deve percepire 1/10. È una cosa che non ho mai capito e non capirò mai. Mi batterò sempre per questo. Da questo punto di vista c’è poco rispetto”.

Dalla fine di ‘Amici’ si discute molto del suo futuro in tv. Lei non si è mai espresso finora. Qual è la verità?

“Ho letto i vari articoli usciti. La verità è che io non ho mai sentito nessuno. In Rai non mi ha mai chiamato nessuno. Questo è giusto dirlo. Un amico che lavora ancora lì e che ha letto gli articoli mi ha chiesto, ma gli ho detto che non era vero nulla. Se Maria ha piacere di continuare a lavorare con me, sono ben felice perché dove sto mi trovo bene. Tutto qua. Non ci sono grosse news da dire o da dare”.

Prima di salutarci, durante “Serata da Sballo” c’è stato un momento eternamente perfetto che ricorderà?

“Le sembrerà strano, ma già quando sono arrivati all’aeroporto ero la persona più felice del mondo. Poi vederli ballare su quel palco nella mia città nel teatro più grande di Catania è stato veramente un coronamento. Abbiamo fatto tre giorni sempre insieme dove abbiamo dormito insieme, siamo andati in piscina insieme. È proprio tutto il weekend che mi porterò dentro”.

Foto concesse dall’Ufficio Stampa di “Amici”

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017