Reddito di cittadinanza, quando finirà? Addio graduale, modifiche subito

Reddito di cittadinanza, quando finirà? Addio graduale, ma cambiamenti subito

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Reddito di cittadinanza, quando finirà? Addio graduale, ma cambiamenti subito

Redazione  |
giovedì 03 Novembre 2022

Il sottosegretario al Lavoro Durigon: "Saranno introdotti dei paletti al più presto, ma non lo toglieremo già il 31 dicembre". Più poteri ai Comuni nella gestione

L’addio al reddito di cittadinanza sarà graduale. Lo ha annunciato Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali, ai microfoni di Radio 24. “Non può essere una cosa che si dà a vita a chi può e deve andare a lavorare ma non finirà il 31 dicembre“.

Il sottosegretario ha spiegato che saranno introdotti dei “paletti e “qualcosa si può progettare fin da subito. Ne discuteremo con il ministro di riferimento Calderone e anche con la coalizione – ha detto Durigon -. Credo che ci sia un’unione di intenti per poterlo cambiare. C’è chi è più drastico ma noi crediamo che la povertà sia un elemento importante in questa fase”.

Reddito di cittadinanza e i corsi di formazione

Durigon ha aggiunto: “Dobbiamo in qualche modo dare una risposta e costruire un percorso per queste persone; pensare che possa essere un limite solo per la bassa scolarità è sbagliato: vanno affrontati questi temi con corsi di formazione, preparazione, inserimento”.

L’obiettivo resta l’inserimento nel mondo del lavoro. “La proposta che faremo al tavolo sarà quello di cominciare ad interagire per spronare queste persone a trovare il lavoro. Abbiamo idee ben precise per limitare la tempistica del reddito, con l’obbligo del contratto di lavoro con i centri dell’impiego, obbligo dell’offerta congrua e se non si accetta a casa già la prima volta”, ha spiegato.

Il ruolo dei Comuni

Nelle intenzioni del governò c’è l’ipotesi di dare più poteri di controllo ai Comuni sull’erogazione del reddito di cittadinanza, così come era per il Rei. “La gestione dell’Inps è centralizzata e non ha un rilievo di presenza capillare sul territorio – ha detto ancora il sottosegretario -, quindi dare più potere ai Comuni, come era per il Rei, è una valutazione da prendere, perché questo consente una stretta alle truffe”.

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