Regione senza funzionari, concorsi solo nel 2025 - QdS

Regione, manca chi fa muovere “la macchina”. Ma niente concorsi fino al 2025

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Regione, manca chi fa muovere “la macchina”. Ma niente concorsi fino al 2025

Antonio Giordano  |
lunedì 03 Luglio 2023

Alla Regione Siciliana mancano 1813 figure del comparto non dirigenziale, soprattutto funzionari e istruttori. Per i concorsi e le nuove assunzioni, però, bisognerà attendere ancora un paio di anni.

Alla Regione mancano 1813 figure del comparto non dirigenziale soprattutto funzionari e istruttori su un totale di forza lavoro composto da un numero poco superiore alle 10mila unità. Mancano proprio quegli impiegati che fanno muovere “la macchina”.

Le nuove assunzioni non potranno essere fatte prima del 2025, nel frattempo si procederà con scorrimento di graduatorie in base ai concorsi del 2021, proprio in un periodo in cui le forze in campo dovrebbero spingere al massimo regime. Mancano oltre mille funzionari (1072) e 661 istruttori. Ma anche 80 tra collaboratori e operatori. Questo quanto si legge nel Defr (il documento di economia e finanza), recentemente pubblicato dal Governo regionale.

Il rilancio della macchina

Il documento spiega come “il Governo della Regione sta lavorando a una importante politica assunzionale, che si tradurrà nel triennio in una immissione di giovani professionalità di oltre mille unità che andrà a coprire le carenze di organico”. Prima però bisogna passare dalla rinegoziazione dell’accordo Stato-Regione del 2021 che blocca qualsiasi nuova assunzione.

“Nel frattempo”, si legge nel Defr, “avendo appostato le risorse finanziarie, si procederà al rinnovo del Contratto collettivo Regionale di lavoro ed inoltre si procederà alla riclassificazione del personale delle categorie A e B” (ovvero quelle più basse) . Serve, inoltre, superare una particolarità tutta siciliana che è la divisione in 3 categorie del comparto non dirigenziale “laddove nel resto d’Italia esistono solo due fasce”.

Regione Siciliana, concorsi nel 2025

Per l’anno in corso e il prossimo sarà necessario “utilizzare nei limiti consentiti dalle limitate risorse assunzionali disponibili, le graduatorie formate in esito ai concorsi il ricambio generazionale dell’Amministrazione regionale indetti a fine del 2021, entro i limiti di validità delle stesse” (ovvero i due anni dell’approvazione). Tale scelta, secondo il Governo della Regione Siciliana “appare infatti la più efficace rispetto all’obiettivo di assicurare il rapido innesto di personale qualificato, dotato di profili professionali adeguati alle esigenze dell’amministrazione. Dal 2025 saranno indette nuove procedure concorsuali, anche a seguito della revisione complessiva dell’ordinamento professionale”.

I fallimenti passati e i criteri di distribuzione del personale “poco razionali”

Il documento, inoltre, mette nero su bianco come “i numerosi interventi di riorganizzazione dell’Amministrazione regionale attuati negli ultimi anni, nonostante i risultati conseguiti in termini di razionalizzazione ed eliminazione di sovrapposizioni, non hanno ancora centrato l’obiettivo finale di una amministrazione snella, efficace ed efficiente”.

Per questo si pensa “a un ulteriore intervento di efficientamento degli uffici e delle risorse umane, per un migliore utilizzo delle risorse umane esistenti rispetto alle priorità dell’azione amministrativa, come definite nei documenti programmatici”. Il disegno di una nuova struttura organizzativa “non può infatti che essere seguito dalla determinazione della dotazione di personale ottimale per ciascun Dipartimento regionale, e per le loro strutture periferiche superando così l’attuale situazione, determinata da poco razionali criteri di distribuzione del personale tra i vari uffici e tra le sedi centrali e quelle periferiche, che rischia a breve di determinare la paralisi della macchina amministrativa”.

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