Rifiuti, in provincia di Ragusa si prova a gestire l’emergenza - QdS

Rifiuti, in provincia di Ragusa si prova a gestire l’emergenza

Stefania Zaccaria

Rifiuti, in provincia di Ragusa si prova a gestire l’emergenza

mercoledì 03 Febbraio 2021

Ha riaperto dopo circa una settimana Cava dei modicani, firmato il provvedimento regionale per la ripresa della raccolta. Ma in alcune zone preoccupano ancora le mini-discariche

RAGUSA – Dopo circa una settimana di disagi, si sblocca la situazione della discarica di Cava dei Modicani. Da lunedì, infatti, nei comuni iblei si sta ricominciando la raccolta dei rifiuti.

Le città si presentavano ormai in condizioni pessime e preoccupanti visto che l’impianto di Cava dei modicani era chiuso da giorni. Adesso, invece, l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Salvatore Cordaro, ha firmato il provvedimento autorizzativo unico regionale (Paur) con cui si esprime “determinazione conclusiva e favorevole” per il progetto di riallocazione definitiva dell’impianto di trattamento meccanico biologico nel sito di Cava dei modicani, unificato con il progetto esecutivo di modifica del piano di coltivazione e relativo incremento della capacità di abbancamento della discarica per rifiuti solidi urbani sempre nello stesso sito.

“Il Paur – ha sottolineato il deputato regionale Orazio Ragusa che ha seguito l’iter da vicino – è arrivato dopo che la stessa autorità aveva espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale, il Via, con data 16 novembre scorso, per il progetto di riallocazione definitiva dell’impianto di Tmb proposto dalla Srr Ato 7 Ragusa e dopo il parere favorevole di Arpa Sicilia del 18 gennaio scorso. In ultimo, è da sottolineare la concessione dell’Autorizzazione integrata ambientale del 27 gennaio scorso in relazione al progetto riguardante l’impianto di Tmb da unificarsi con l’Aia per il progetto esecutivo riguardante la copertura superficiale finale della discarica per rifiuti solidi urbani situata sempre a Cava dei modicani. Un importante passo in avanti per tutta la provincia di Ragusa – ha continuato il deputato – in un momento critico sul fronte della gestione dei rifiuti a livello siciliano”.

In questa settimana, però, la situazione dei rifiuti è sfuggita al controllo degli amministratori e in diverse città si sono formate molteplici microdiscariche. È il caso di Vittoria, ad esempio, che si è trasformata in una discarica a cielo aperto. “Si è creato il pretesto, per quei cittadini che non differenziano in modo corretto – ha sottolineato il segretario dell’associazione politica Reset Vittoria, Alessandro Mugnas – di insozzare Vittoria. È vero che per chi opera la pratica di selezionare i rifiuti seguendo le regole in maniera attenta, i quantitativi settimanali del secco sono minimi ma è altrettanto vero che chi si ritrova con bimbi o anziani allettati a casa la produzione di pannolini e pannoloni da conferire diventa di tipo industriale. Abbiamo già ricevuto le segnalazioni di topi che girovagano tra il pattume esposto davanti alle case e tutto ciò può mettere a repentaglio la salute pubblica di cui l’unico responsabile è la casa comunale”.

Ci vorrà ancora qualche giorno prima che tutto ritorni alla normalità ma ciò deve servire da monito per capire meglio come agire nel caso si ripresenti un’altra emergenza del genere.

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