Rugby, morto Ezio Vittorio, tecnico dell'Amatori Catania - QdS

Rugby, morto Ezio Vittorio, tecnico dell’Amatori Catania

redazione web

Rugby, morto Ezio Vittorio, tecnico dell’Amatori Catania

martedì 08 Giugno 2021

Stroncato da un infarto a 56 anni, nipote di Nino e Pippo Puglisi, aveva disputato undici campionati di A con i biancorossi e, da allenatore, aveva riportato la squadra nella massima serie

Una delle bandiere del rugby catanese, Ezio Vittorio, è morto a 56 anni stroncato da un infarto. Lascia la moglie, Claudia, e due figli.

Allenatore dell’Amatori Catania, squadra nella quale aveva militato per undici anni in serie A, giocando da terza linea, era “nipote d’arte”.

I suoi zii erano infatti Nino e Pippo Puglisi, due altri straordinari giocatori di rugby, entrambi nazionali. E anche Ezio aveva vestito la maglia azzurra.

Una passione, quella della pallaovale, nata nella pescheria di Catania, dove vicino alla macelleria di Nino Puglisi, c’era il banco del pesce di “Foffuccio” Vittorio, il padre di Ezio e di Lorenzo, il fratello.

Ezio Vittorio il primo cartellino con l’Amatori lo aveva avuto a dieci anni, poi era passato al Cus Catania e successivamente era tornato in biancorosso esordendo in prima squadra a quindici anni.

Aveva disputato undici campionati di serie A prima di tornare a giocare nel Cus, e dopo qualche anno, per un problema ai legamenti del ginocchio, aveva abbandonato l’attività agonistica.

Aveva cominciato il suo lavoro come tecnico ancora dal Cus Catania. E aveva saputo attraversare con grande signorilità, un ambiente, quello del rugby catanese, non sempre amabile.

“Sapeva avere – ha detto Nino Puleo, responsabile della sezione rugby del Cus Catania – uno straordinario rapporto con i ragazzi. Era un uomo capace di creare un ambiente favorevole per i giovani, fatto di amicizia e di valori, prima ancora che una squadra”.

“Sono sconvolto – ha commentato Turi Gemmellaro, storico allenatore dell’Amatori – non si può accettare una cosa del genere. Era quasi un mio parente, me lo ricordo da bambino alla Pescheria. Si può dire che l’abbia cresciuto. E’ terribile”.

“Un uomo perbene, una persona splendida e un grande rugbista – si legge in un messaggio della società biancorossa – che ha fatto la storia da giocatore e da allenatore di questo nobile sport. Sarai per sempre il grande Ezio, gigante buono e fuoriclasse”.

La notizia della sua scomparsa si è subito diffusa nell’ambiente della pallaovale non soltanto siciliana, gettando nello sconforto i suoi compagni di squadra e i tanti atleti ai quali aveva saputo dedicarsi come allenatore.

Il suo sorriso, il suo buonumore, la sua determinazione, il suo spirito rugbistico, non li abbandoneranno mai.

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