San Francesco d'Assisi, la storia e le frasi del patrono d'Italia - QdS

San Francesco d’Assisi: la storia del patrono d’Italia, le frasi e la festa del 4 ottobre

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San Francesco d’Assisi: la storia del patrono d’Italia, le frasi e la festa del 4 ottobre

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martedì 04 Ottobre 2022

Il 4 ottobre si celebra la festa di San Francesco d'Assisi. Ecco la storia del santo considerato il principale patrono d'Italia.

Il 4 ottobre si celebra San Francesco d’Assisi, nato Giovanni di Pietro di Bernardone e considerato patrono principale d’Italia dal 1939. Chi si chiama Franco o Francesca festeggia l’onomastico oggi (alcuni, però, festeggiano in occasione delle celebrazioni di San Francesco di Paola il 2 aprile).

Tra le opere principali del santo del giorno si ricorda il celebre Cantico delle Creature, uno dei testi più noti della tradizione letteraria italiana.

San Francesco d’Assisi: la storia e la festa del 4 ottobre

Nato ad Assisi nel 1181/1182 circa con il nome di Giovanni di Pietro di Bernardone, San Francesco viveva una vita agiata e aveva una famiglia benestante. Ciò nonostante, dopo la conversione visse in assoluta povertà e rimase sempre profondamente ascetico.

In gioventù partecipò anche a delle guerre, in particolare a quella che contrappose la sua Assisi a Perugia nel 1202. In quell’occasione scese in campo a fianco dei ghibellini e venne perfino rinchiuso in carcere dopo essere stato catturato.

Sembra che il futuro San Francesco d’Assisi intendesse partecipare anche alla quarta crociata, ma una malattia e una notte piena di rivelazioni nella chiesa di San Sabino cambiò idea. E cambiò anche modo di vivere, dedicandosi alla preghiera, alla meditazione e alla cura dei lebbrosi.

La conversione

Questa esperienza, secondo le agiografie sulla vita del santo, potrebbe essere stata all’origine della sua conversione. Nel 1209, assieme ai suoi primi 12 compagni, ottenne l’approvazione di papa Innocenzo III e fondò il suo “Ordo fratrum minorum“, cioè l’Ordine francescano.

Chi seguiva San Francesco d’Assisi – tra loro c’erano anche delle donne, come Chiara Scifi, fondatrice dell’ordine delle Clarisse – viveva nella povertà e praticando la carità. Morì il 3 ottobre del 1226, in quello che si dice fosse il suo “luogo santo” preferito: la Porziuncola di Assisi. Le sue spoglie si trovano nella Basilica di San Francesco d’Assisi dal 1230, che ogni anno attira numerosi fedeli da tutta Italia.

Nel 1939 papa Pio XII lo proclama principale patrono d’Italia. La Chiesa Cattolica celebra la sua memoria il 4 ottobre. La storia del “Poverello d’Assisi” è stata celebrata in numerose opere letterarie, musicali e artistiche: tra queste si ricordano il primo film sulla vita del santo, intitolato proprio “Il poverello d’Assisi” (1911, film muto) e “Fratello Sole, Sorella Luna” di Franco Zeffirelli. Tra le opere artistiche, una menzione va alla scultura di San Francesco di Donatello, conservata nella Basilica di Sant’Antonio da Padova.

Le frasi più belle di San Francesco

  • “Se hai un uomo che escluderà qualsiasi creatura di Dio dal rifugio della compassione e della pietà, avrai un uomo che tratterà allo stesso modo gli esseri umani” (San Francesco, una frase che ricorda il suo amore per gli animali);
  • “Laudato si’, mi Signore, per sor’Acqua,
    la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta” (Cantico delle Creature);
  • “Un solo raggio di sole è sufficiente per cancellare milioni di ombre”;
  • “Beati quelli che ‘l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati” (Cantico delle Creature);
  • “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista”.

Fonte immagine: sanfrancescopatronoditalia.it

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