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Sant’Agata di Militello, rebus sulla riapertura del punto nascite

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Sant’Agata di Militello, rebus sulla riapertura del punto nascite

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domenica 14 Marzo 2021

Un mese dopo il sit-in, tutto è ancora fermo e non sembra trovarsi la quadra istituzionale per una soluzione rapida e responsabile.

Una battaglia per dare voce a un territorio che si è visto ridurre i servizi ospedalieri per troppi anni.

L’azione del comitato civico Alcara “una strada per ripartire” propone da tempo la riapertura del Punto Nascite di Sant’Agata di Militello, interrotto da ormai 11 mesi. Un punto fondamentale per un territorio su cui insistono 105 mila potenziali utenti.

Circa un mese fa il sit-in dei sindaci del distretto sanitario 31 – con capofila Sant’Agata di Militello – davanti l’ospedale nebroideo che da settembre 2019 ha chiuso il punto nascite per mancanza d’organico.

Una richiesta decisa ed esplicita quella che arriva del territorio e partita dal comitato Alcara promosso da Calogero Di Naso.

Il decreto Balduzzi sul riassetto della rete ospedaliera aveva posto un tetto di almeno 500 parti annui. La deroga dovrebbe arrivare nelle more delle sinergie Regione-Ministero in un momento in cui servirebbero almeno un milione di euro per l’adeguamento dello stesso ospedale.

Al sit-in hanno partecipato anche madri con i loro neonati a sottolineare come il mero criterio numerico non basti a legittimare una chiusura in un territorio che per motivi geografici ha già vissuto le difficoltà dell’isolamento dalle strutture ospedaliere.

C’era stata una apertura parziale con le dichiarazioni dell’Assessore alla Salute Ruggero Razza ma tutto è poi stato oscurato dall’emergenza covid e dal rimpasto interno al management messinese dell’Asp.

Il Ministero della Salute, nella fattispecie tramite il Comitato percorso nascita nazionale, cui è demandato il parere consultivo per la deroga, aveva già dato il suo diniego alla riapertura per mancanza di numero sufficiente dei parti.

Santi Cautela

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