Scuola e alunni diversamente abili: l’integrazione sembra una chimera - QdS

Scuola e alunni diversamente abili: l’integrazione sembra una chimera

Michele Giuliano

Scuola e alunni diversamente abili: l’integrazione sembra una chimera

venerdì 10 Maggio 2024

Dati allarmanti in Sicilia tra carenza di insegnanti di sostegno, barriere architettoniche e altre criticità

PALERMO – Pochi, troppo pochi gli insegnanti di sostegno nelle scuole siciliane. Lo dicono i dati forniti dall’Istat in relazione all’anno scolastico 2022/2023: nell’Isola sono stati registrati appena 17,4 insegnanti di sostegno ogni cento docenti nella scuola dell’infanzia, 11,6 nella scuola primaria, 8,8 nella scuola secondaria di primo grado, 5,1 nella scuola secondaria di secondo grado. Su tutti gli ordini, la Sicilia ha una media di 10,2 insegnanti di sostegno ogni cento docenti.

Numeri che diventano particolarmente significativi se si confrontano con i dati nazionali. Nella Penisola si sale a una media di 29,6 insegnanti di sostegno ogni cento docenti, quasi il triplo rispetto alla Sicilia. È così che, in tutta Italia, la presenza nelle scuole dell’infanzia sale a 32,4, il doppio che negli istituti siciliani; a 31,6 nella scuola primaria e a 31,4 nella scuola secondaria di I grado, mentre nella scuola secondaria di II grado il valore addirittura quasi si quintuplica rispetto all’Isola, salendo a 23,2.

Una scuola, quindi, che non supporta abbastanza i suoi allievi più fragili, che necessitano di assistenza costante e continua per ottenere una vera inclusione. I numeri siciliani si allineano con la media nazionale, invece, se si vanno ad analizzare i dati relativi al numero di scuole, statali e non statali, con alunni con disabilità e presenza di postazioni informatiche adattate, pensate per l’integrazione scolastica. In questo caso la Sicilia ne conta il 70,6% nella scuola primaria, contro il 71,6% nazionale. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado, con il 79,2 e il 79,3%, superano la media nazionale, che si ferma, rispettivamente, al 76,5 e al 74,2%. In totale, la media regionale si ferma al 74,6% contro una media nazionale del 73,4%.

Nel 43,2% delle scuole siciliane presenti barriere fisiche

In generale, le scuole non accessibili in termini di barriere fisiche in Sicilia sono il 43,2%; se si guarda invece alle barriere sensoriali per i ciechi o ipovedenti, le scuole che non sono fornite di mappe a rilievo e percorsi tattili o che possiedono soltanto uno dei due dispositivi sono ben il 77,8%; numeri leggermente più bassi per quanto riguarda le barriere sensoriali per sordi o ipoacusici: le strutture che non dispongono di segnalazioni visive per l’esodo forzato sono il 64,4%.

In tutta la Penisola, nell’anno scolastico 2022/2023 sono stati contati 338 mila alunni con disabilità che frequentano le scuole di ogni ordine e grado, il 4,1% del totale degli iscritti, con un aumento del 7% rispetto al precedente anno scolastico. Gli insegnanti per il sostegno impiegati nelle scuole italiane sono circa 228 mila, quasi 218 mila nella scuola statale e circa 10 mila nella scuola non statale, con un incremento complessivo rispetto all’anno precedente del 10%.

Più di 67 mila insegnanti per il sostegno, però, sono stati selezionati dalle liste curricolari. Si tratta di docenti che non hanno una formazione specifica per il sostegno ma che vengono utilizzati per far fronte alla carenza di figure specializzate. Questo fenomeno è più frequente nelle regioni del Nord, dove la quota di insegnanti curricolari che svolge attività di sostegno sale al 42%, mentre si riduce al 15% nel Mezzogiorno. A questa carenza si affianca spesso un ritardo nell’assegnazione: a un mese dall’inizio della scuola, infatti, circa il 12% degli insegnanti per il sostegno non risulta ancora assegnato. Tale quota sale al 14% nelle regioni del Nord mentre scende al di sotto del valore nazionale nelle scuole del Mezzogiorno attestandosi all’11%. Ancora forte, inoltre, la discontinuità nella didattica: il 60% degli alunni con disabilità cambia insegnante per il sostegno da un anno all’altro, il 9% nel corso dello stesso anno scolastico.

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