See Sicily metafora di ignoranza - QdS

See Sicily metafora di ignoranza

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See Sicily metafora di ignoranza

Giovanni Pizzo  |
venerdì 26 Aprile 2024

Ai siciliani servirebbe un See Sicily regionale per conoscere davvero la propria isola: il commento.

Cosa ignoriamo di più in Sicilia? Il turismo, come si fa, come si programma, come si organizza. Il Buco da più di 20 milioni, 10,7 già accertati e altri dieci a seguire, ci fa capire quanto siamo ignoranti, o peggio, in materia. Non sappiamo destagionalizzare, con un clima che a causa dei cambiamenti climatici sta cambiando, nemmeno fossimo la Patagonia. Certo poi magari dovremmo trovare l’acqua per questi turisti, visto che tra poco non ci sarà nemmeno per noi.

Ma se c’è un dato, che a livello regionale misconosciamo, fondamentale è quello della conoscenza dei siciliani della loro terra. Sarà per l’iper campanilismo, sarà per carenze economiche, sarà solo per pigrizia, ma i primi a non conoscere l’isola sono i siciliani. Siamo certi che la maggior parte dei siciliani, che magari sono stati alle Maldive o semplicemente a Venezia, conoscano veramente l’isola, che non è solo Taormina e Cefalù, o Macari che va in televisione. Un po’ di siciliani, e non solo, si sono recati sulle orme di Montalbano, grazie a Camilleri, o Zingaretti visto che leggono poco o nulla, dai dati di diffusione libraria.

Ma conosciamo in massa Ispica o Pantalica? Quanti siciliani conoscono Montalbano Elicona, Sperlinga, Savoca, Selinunte, la villa del Tellaro o Morgantina? Quanti si sono recati a dormire e mangiare per le vie del vino dell’Etna nord, per le cantine marsalesi, quanti sono stati a Marzamemi o Brucoli, hanno girato per le Petralie, sono arrivati a Floresta o a Sam Marco D’Alunzio, hanno visitato Nicosia o il castello Chiaramonte di Favara, o quello di Donnalucata? E ancora, quanti conoscono il centro storico di Gela o la pianta cittadina di Grammichele, o sono stati nel piccolo deserto vicino Centuripe, o all’osservatorio di Lipari?

Altro che See Sicily, se facessimo un sondaggio, ma perché la Regione Siciliana non lo fa, si scoprirebbe che i siciliani l’isola, la loro isola, non la conoscono. Eppure i siciliani sono un mercato turistico di quasi 5 milioni di persone. E se non la conoscono come possono narrarla ad altri visitatori? Come possono essere i testimonial della loro terra, se conoscono solo il loro condominio.

Ci vorrebbe un vero See Sicily rivolto ai siciliani, a prezzi modici, visto che preferiscono spendere i loro soldi all’estero, che prioritariamente aiuti loro, nella loro ignoranza, e poi aiuti anche a destagionalizzare. Bisognerebbe darli nelle scuole per invogliare gli studenti a mollare lo smartphone e viaggiare con i loro genitori, nei CRAL, nei patronati, dice ci sono i siciliani meno abbienti, ma che hanno diritto a lasciare un po’ d’ignoranza a casa, davanti ai templi e teatri, davanti a paesaggi della Sicilia interna di una bellezza commovente. Potrebbero ristamparsi il viaggio in Sicilia di Goethe e Maupassant, per fare capire che la Sicilia è stupenda.

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