I rappresentanti delle comunità ebraiche non sembrano credere al "pentimento" dell'assessore ai Beni culturali e all'Identità siciliana, che vent'anni fa scrisse versi inneggianti alle SS. "Nazismo e fascismo sono offese all'Umanità" tutta"
Non sembrano credere al “pentimento” dell’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana, che vent’anni fa scrisse versi inneggianti alle SS, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane Noemi Di Segni e la presidente della Comunità ebraica di Napoli Lydia Schapirer, la cui giurisdizione si estende anche alla realtà siciliana.
“Il neo assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana Alberto Samonà, fan in gioventù delle SS – hanno scritto in una nota congiunta – sostiene di essere cambiato. Sul fatto che i versi che vent’anni fa scrisse in onore delle squadre della morte naziste appartengono a un passato che più non gli appartiene, qualche dubbio ci permettiamo di nutrirlo, anche in considerazione di più recenti frequentazioni e iniziative”.
“Resta però un fatto – continua la nota – ed è essenziale che venga colto: non è alla Comunità ebraica soltanto che deve delle scuse, ma all’Italia intera. Perché fascismo e nazismo sono offese all’Umanità tutta, senza distinzione di etnia, identità, religione”.
“Fin quando nel nostro Paese – hanno concluso Di Segni e Schapirer – non si diffonderà una piena consapevolezza di questo elementare concetto, sarà molto difficile fare davvero i conti col passato. E molte continueranno a essere le ambiguità e zone d’ombra”.