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Srr Catania Nord, Nicola Russo lascia: “Motivi personali”

redazione

Srr Catania Nord, Nicola Russo lascia: “Motivi personali”

Simone Olivelli  |
giovedì 11 Gennaio 2024

Il funzionario regionale si dimette da presidente dopo appena 60 giorni e smentisce presunti contrasti nel CdA: “Rapporti ottimi. Nessuna incompatibilità”

CATANIA – Sessanta giorni. Tanto è durata la presidenza di Nicola Russo alla Srr Catania Provincia Nord. Il funzionario regionale che a fine ottobre era stato eletto dall’assemblea dei soci, composta dai sindaci dei Comuni della parte settentrionale della provincia, ha rassegnato le proprie dimissioni il 30 dicembre.

Una decisione arrivata a sorpresa se si tiene conto che, nei due mesi alla guida dell’ente che si occupa di pianificare la gestione dei rifiuti, le attività sono state circoscritte a una seduta del Consiglio d’Amministrazione e a una riunione dell’assemblea dei soci. Se a ciò si aggiunge che all’elezione di Russo – attualmente dirigente al Comune di Acireale – si era arrivati dopo il superamento delle resistenze di chi all’interno dell’Assemblea, su tutti il primo cittadino di Adrano, Fabio Mancuso, avrebbe preferito affidare il timone a una figura politica e non a un tecnico, diventa naturale chiedersi cosa abbia portato al passo indietro.

Russo smentisce l’esistenza di contrasti all’interno del CdA

“Motivazioni personali”, chiosa l’ingegnere, in passato alla guida della Srr Messina area Metropolitana. Poche battute a cui si aggiunge soltanto una considerazione sulla esiguità del personale a disposizione: “Per poter lavorare bene, la Srr ha bisogno di figure che non sono presenti, al momento ci sono solo due funzionari a tempo pieno”. Russo smentisce l’esistenza di contrasti all’interno del CdA e, più in generale, nel rapporto con i membri dell’assemblea. Sulla sua elezione, proposta dal sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, erano state sollevate perplessità in merito al duplice ruolo di presidente della Srr e di vertice degli uffici che si occupano proprio di rifiuti nella città dei cento campanili. Nelle ultime ore sono circolate anche voci riguardanti una segnalazione all’Anac per far presente la presunta incompatibilità. “Non ne sono a conoscenza e posso assicurare che in questi due mesi i rapporti con i soci sono stati buoni”, conclude Russo.

Contattato dal Quotidiano di Sicilia, a esprimersi sulle dimissioni è Francesco Sgroi, primo cittadino di Randazzo e uno dei due componenti del CdA rimasti in carica. L’altro è il sindaco di Giarre Leo Cantarella, eletto vicepresidente della Srr. “Confermo che le dimissioni sono state date per motivazioni personali, se abbiano influito altre questioni può dirlo soltanto il diretto interessato”, è la risposta di Sgroi. Il 30 ottobre, il giorno dell’elezione, Russo aveva firmato la dichiarazione sull’insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità.

Resta da capire quali saranno le prossime mosse

“Ad Acireale tra non molto deve essere indetta la gara settennale per la raccolta della spazzatura e la Srr sarà chiamata a valutare il bando e il capitolato. Russo si sarebbe trovato nella duplice veste di controllore e controllato. Questa però – sottolinea Sgroi – è solo una riflessione, io mi attengo alle motivazioni ufficiali alla base delle dimissioni”. Guardando in avanti, resta da capire quali saranno le prossime mosse. Lo statuto della Srr, al comma 1 dell’articolo 22, prevede che in caso di dimissioni di un amministratore il CdA possa “provvedere alla loro cooptazione provvisoria fino alla prima assemblea”. Si tratterebbe per Cantarella e Sgroi di designare chi dovrà sostituire temporaneamente Russo.

“Per me è la strada che andrebbe seguita – afferma Sgroi – ma è una scelta che lascio a Cantarella, nel rispetto del suo ruolo di vicepresidente. Nomi? Non ne ho”. Infine una battuta sulla propria situazione: a ottobre la possibile elezione di Sgroi ai vertici della Srr era stata messa in discussione per via dell’accesso ispettivo della Prefettura nel Comune di Randazzo e il conseguente rischio di un futuro scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa. “Come ho già detto, attendiamo con serenità le decisioni delle autorità. Io posso dire che avevo ricevuto un avviso di garanzia, ma l’indagine è stata archiviata”, conclude Sgroi.

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